Il commissario Rex,
in missione in Italia

Il vero  divo è lui, bellissimo, spiazzante, assolutamente accentratore senza essere gigione. Stiamo parlando di Rex, alias Henry, già controfigura del famoso cane poliziotto austriaco nell’ultima seguitissima serie iniziata 14 anni fa e che da Vienna trasloca a Roma per formare, insieme ad un nuovo commissario Lorenzo Fabbri, l’italiano Kaspar Capparoni, una nuova straordinaria coppia.
Mariangiola Castrovilli

 

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La nuova serie in otto puntate in onda su Raiuno www.raiuno.rai.it in prima serata, ha come protagonista Henry, ovvero Rex (assicurato per un milione di dollari), presente a Roma all’affollatissima conferenza stampa, che da vera star ha posato docile e con grande professionalità per fotografi e operatori, anche perché la sua padrona l’americana Therese Anne Miller, della dinastia Miller famosa per l’addestramento dei più celebri attori a quattro zampe, (da Beethoven  a Babe, maialino coraggioso) non smette di seguirlo con gli occhi impartendogli continuamente istruzioni.

 

I nostri lettori che hanno seguito Rex dal ‘97 in poi su Raiuno in 120 prime serate, magari anche con il proprio fedele amico, solo in Italia infatti sono 11 milioni i possessori di cani, sanno che Rex, così risoluto e allo stesso tempo  dolce, con quegli occhi che sembrano volerti dire milioni di cose, è indispensabile per la soluzione di casi spesso molto intricati.
Da Vienna dicevamo, si passa ad una straordinaria location dal punto di vista artistico, Roma che con i suoi luoghi e simboli conosciuti in tutto il mondo diventa lo sfondo di storie poliziesche assolutamente realistiche, costruite con la massima attenzione per il ‘giallo’ e i metodi d’indagine della polizia.
Al regista e scrittore Marco Serafini, che lavora più in Germania che in Italia, abbiamo chiesto come è stato lavorare nella Città Eterna.

 

Dopo quattro serie di commissari Rex, in onda in 108 paesi del mondo e dopo due anni di inattività, abbiamo cercato di fare un programma più moderno, ironico e, soprattutto più adatto al pubblico italiano. Certo lavorare a Roma è stato più problematico che a Vienna, visto che qui ci sono molti più gatti….”.

 

Per il produttore Fernand Dhona i protagonisti della serie erano “tutti mori e dovendone scegliere uno italiano , lo abbiamo voluto …rosso. Kaspar Capparoni si è presentato al provino con il suo cane, esattamente come aveva fatto Tobias Moretti, tutti e due quindi con un rapporto più stretto e più vero con l’animale, un commissario che sa come vivere ed interagire con il suo cane”.

 

Avere un cane, ed io ne ho tre, però non è bastato”, interviene sorridendo Capparoni elegantissimo in jeans e giacca di velluto nero sul pesante maglione grigio, “perché è stato difficile adattarsi reciprocamente. Per me, come per gli altri attori del resto, non è stato uno scherzo concentrarsi ed avere la tranquillità necessaria  per recitare perché  i comandi della Miller rivolti a Rex continuavano a risonare  e non in sottofondo….  E’ stata però una bella sfida ed un’esperienza interessante riuscire ad avere i tempi giusti in sincronia con Rex…

 

All’inizio” continua l’attore conosciuto in teatro, cinema e televisione (Capri, Tequila e Bonetti, Elisa di Rivombrosa)il mio rapporto con lui è stato proprio come quello con una donna, infatti è lui che mi sceglie, per cui risolto il caso a Vienna avvio le pratiche per portarlo in Italia, dove sono abituato a vivere solo in un grande loft, io e la mia chitarra che mi fa sentire un po’….  Jmmy Hendrix. Con Rex in casa, devo abituarmi a dinamiche diverse, intanto niente donne perché la sua gelosia non lascia spazi e in quanto a Handrix….mi toglie ogni illusione.

 

Ho cercato di sdrammatizzare Lorenzo Fabbri , il mio commissario rendendolo un po’ più ironico e fallibile, con  pecche e insicurezze. Il mio assistente Giandomenico Morini (Fabio Ferri) per esempio diventa matto perchè non  ricordo mai un nome e prima di arrivare a quello giusto ne snocciolo almeno cento….
Insomma non è stata proprio una  passeggiata?
Direi di no. Anche perché a casa sono i miei cani che devono obbedirmi, qui il rapporto tra me e Rex era diverso, mediato da una terza persona anche perché in America sono loro le vere star. Ho passato molto tempo con la Miller per capire il suo metodo d’addestramento e non sovvertire il suo lavoro. Certo abituato a Massimo Perla, l’addestratore italiano, molto più flessibile, lavorare con la Miller è stato come dire,  più…. faticoso…”.

 

Capparoni, Rex continuerà ad afferrare al volo panini con hot dogs o qui in Italia si cambia menu?
In principio soffrirà di inappetenza, ma poi riusciremo a trovargli il companatico giusto….ma questo lo scoprirete da soli nel corso delle puntate”.
Mariangiola Castrovilli