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30 GIORNI DI BUIO…… e di sangue |
Per lungo tempo i vampiri sono stati dipinti come esseri tenebrosi ancorché estremamente affascinanti. Nel film 30 giorni di buio, tratto dall’innovativa ed omonima graphic novel di Steve Niles, autore anche della sceneggiatura, e Ben Templesmith, preparatevi ad assistere a qualcosa di nuovo. Dimenticate la figura del vampiro fascinoso portata sullo schermo dal grande Christopher Lee perché quelle che vedrete sono delle spietate creature assetate di sangue, il cui unico scopo è quello di divorare quanti più esseri umani possibile. Alessandro Pauciullo |
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Barrow è un’isolata cittadina in Alaska. Lì il sole tramonta verso metà novembre per sorgere solo poco prima di Natale. Il giorno prima di affrontare l’abituale quanto interminabile periodo di 30 giorni senza sole, lo sceriffo Eben scopre che tutti i cellulari del paese sono stati bruciati in una fossa. Il gesto è stato compiuto da un gruppo di vampiri che approfitterà del periodo di buio per organizzare il più grande blood-party che la storia ricordi e distruggere ogni traccia del proprio passaggio. |
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Un manipolo di uomini sopravvissuti, fra i quali lo sceriffo Eben, il suo fratellino Jake e sua moglie Stella, riesce a barricarsi in una soffitta nascosta, sperando che i giorni trascorrano. Ma non è possibile restare in quel posto tanto a lungo e il gruppo esce allo scoperto per trovare un nuovo riparo. |
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30 giorni di buio usce nelle sale italiane circa cinque mesi dopo il suo debutto negli States dove, pur essendo un prodotto non molto ambizioso ha racimolato qualcosa come 40 milioni di dollari, centrando perfettamente il proprio obiettivo come intrattenere il pubblico con una discreta intelligenza e una buona coerenza estetica in un ben bilanciato mix tra l’inquietudine dell’ambientazione e la desolazione dei ghiacci, scenario perfetto per l’attacco dei vampiri. |
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Per dirigere il film, i produttori Sam Raimi e Rob Tapert hanno scelto David Slade, il cui primo lungometraggio, “Hard Candy”, è stato particolarmente apprezzato dai due fondatori della Ghost House Production. Il regista britannico, in accordo con l’impostazione di base dell’opera di Niles e Templesmith, ha riportato i vampiri al tempo di Lord Byron con la speranza di ricondurre il genere alla riscoperta delle sue radici e allontanarlo in modo definitivo dall’immagine gotica e affettata assunta dai vampiri della cinematografia degli ultimi tempi. |
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A renderli poi ancora più spaventosi e assetati di sangue, la scelta di eliminare il colore, contribuendo così a mantenere una certa fedeltà con il fumetto. A tal proposito Niles ha dichiarato che l’intento principale della pellicola era quello di riportare alla ribalta: “l’immagine del succhia-sangue come autentica macchina divoratrice… con un leggero accenno agli alieni”, al fine di sconvolgere il più possibile gli spettatori. |
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Il cast artistico della pellicola vede Josh Hartnett nella parte dello sceriffo Eben Oleson insieme a Melissa George (Stella Oleson), Danny Huston (Marlow), Ben Foster (lo straniero) e Manu Bennett, nella parte di Billy Kitka. 30 giorni di buio, acclamato sia dal pubblico che dalla critica americana, si prepara a diventare un sequel che riporterà sul grande schermo anche gli altri due fumetti di Niles, Giorni oscuri e Ritorno a Barrow. Alessandro Pauciullo |
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