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Fatti prete con lo spot

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Fatti prete con lo spot

L’Arcidiocesi di New York, alle prese con la crisi delle vocazioni, si piega ai rimedi commerciali e promuove uno spot per invitare i giovani al sacerdozio.

Luana Andreoni

 

 

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I sacerdoti sono sempre meno. Mancanza di vocazione, crisi dei valori, superficialità delle nuove generazioni?
Quel che è certo, è che gli uomini americani a tutto pensano fuorché ad indossare la tonaca: l’anno prossimo saranno solo in 5 a prendere i voti, contro i 50 del 1950. Anche la frequenza con cui i fedeli si recano in chiesa ha registrato un forte calo negli ultimi anni, nonostante il numero di chi si dichiara cattolico sia sensibilmente aumentato. L’Arcidiocesi di New York ha quindi deciso di correre ai ripari, intervenendo con qualsiasi mezzo. Anche con una commercialissima campagna pubblicitaria, con un breve spot, di circa 60 secondi, per promuovere il sacerdozio tra le nuove generazioni.

 


Il filmato, intitolato “Heroes”, sarà proiettato in tre sale cinematografiche della Grande Mela, e cercherà di colpire al cuore i giovani spettatori con lo slogan “Il mondo ha bisogno di eroi”. I preti, per l’appunto, che sacrificano le loro vite per assistere e soccorrere il prossimo senza aspettarsi nulla in cambio, e che riescono a realizzare grandi progetti migliorando la società.

 

Un curriculum per sommi capi, che abbiamo tracciato per meglio intendere le coordinate dell’ascesa di una delle figure più rappresentative dell’attuale panorama del balletto mondiale.
Alla serata unica del 3 dicembre 2007 all’Opera di Roma l’apertura è toccata alla coppia Isabelle Ciaravola e Karl Paquette, che hanno interpretato Esmeralda, coreografia di Marius Petipa e musica di Cesare Pugni…La Ciaravola e il Paquette sono entrambi Primi ballerini dell’Opera di Parigi, ed il pubblico non ha mancato di premiare la loro perfetta professionalità. “Stiamo cercando di sfatare alcune incomprensioni su cosa significa essere un prete”, ha dichiarato il reverendo Luke Sweeney, secondo cui il sacerdozio può essere la risposta giusta alla voglia di molti giovani di realizzare grandi imprese. Gli interessati possono trovare altre informazioni sul sito internet dell’Arcidiocesi, che offre maggiori dettagli per quella che è definita “una vocazione, non una carriera”.

 


Del resto, anche le vocazioni possono necessitare di un piccolo “suggerimento”, dell’aiutino di una campagna che, se ben congeniata, può spingere molti ragazzi a prendere una strada di sacrificio.
Niente di cui stupirsi: non è la prima volta, infatti, che le autorità ecclesiastiche statunitensi prendono la via della pubblicità. Nel 1987, ad esempio, in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II, l’Arcidiocesi di Detroit aveva assunto un’ agenzia pubblicitaria molto nota, che aveva curato anche la campagna dell’esercito Usa.
Scettici i ragazzi all’uscita dalle sale: la maggior parte, infatti, non crede che un semplice spot possa convincere a fare un passo tanto impegnativo; attenzione, però: mai sottovalutare la forza persuasiva della pubblicità!

Luana Andreoni