A Modenanella Palazzina dei Giardini e nel Fotomuseo GiuseppePanini, a ingresso libero, c’è la mostra delle foto artistiche di Franco Vaccari. Curata da Luca Panaro e Roberta Russo, resterà aperta fino al 17 febbraio 2008, con servizio gratuito di navetta tra le due sedi. E’ accompagnata da un libro di 245 fotoedito da Baldini Castoldi Dalai. Anna Camia
Giuseppe Vaccari è l’artista fotografo che più di ogni altro ha dato attenzione all’idea di coniugare la foto e il pubblico e per questo all’ingresso della Palazzina dei Giardini, per chiunque desidera usufruirne, scatta una trip di foto corredate dalla data, luogo e occasione, opera che Vaccari ha chiamato C’ero anch’io 2007. Importante interazione tra foto e pubblico collocata al centro del percorso espositivo.
A sinistra si possono ammirare un nucleo di opere degli esordi realizzate tra il 1995 e il 1965, che documentano la città, gli abitantie le cerimonie, dove al passaggio dei visitatori, usate come schermi, mostrano che lo strumento fotografico registra più profondamente dell’occhio umano.
Questo nucleo si chiama Radici. Nel 1967-68, l’artista aveva creato una serie di foto dal titolo La città vista a livello di cane, scattandole all’altezza di 50 centimetri. Altre foto documentano il loro randagismo. Si passa poi a Trip lucido un’esposizione in tempo reale, reinstallata ma creata nella torre di Graz nel 1975.
Nel Fotomuseo invece si possono osservare tre video: Nei sotterranei, Ventoscopio e Piloro. Inoltre del 1970 c’è il nucleo fotografico dedicato all’Isola di Wight, dove si notano i comportamenti del pubblico in attesa del concerto.
Altra realizzazione interessante è Viaggio-Rito dove, con l’aiuto di due fotografi armati di polaroid, l’artista si è fatto fotografare mentre viaggia da Modena a Bologna e quando monta la mostra, dove viene immortalato il pubblico, creando un’interazione.
Altrettanto interessante è il viaggio Omaggio a Ariosto, dove Vaccari, andando a piedi da Carpi a Ferrara, aveva scattato molte foto polaroid, spedendole man mano a Palazzo dei Diamanti, dove era in corso la mostra su Ariosto.
Franco Vaccari, classe 1936, è nato a Modena e si è laureato in fisica. In un certo senso il suo pensiero scientifico lo ha applicato alla forma d’arte fotografica, pubblicando anche testi di riflessione teorica.
Ha esposto in tutto il mondo e partecipato alle Biennali di Venezia del 1972,1980,1993 e 1995. Una mostra fotografica che affronta quest’arte in modo nuovo. Anna Camia