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Capolavori restituiti al Palazzo del Quirinale |
Con il titolo “Nostoi, Capolavori ritrovati” gratuitamente fino al 2 marzo 2008 al Palazzo del Quirinale, si potranno ammirare 68 capolavori d’archeologia che ci sono stati restituiti dagli USA. La mostra è a cura del Prof: Louis Godart e realizzata da Comunicare Organizzando. Catalogo Tecnostampa-Loreto. Emilia Dodi |
Antefissa a forma di Menade e Satiro danzanti 500-475 a.C. Altezza cm 54,6; larghezza cm 32,3; profondità cm 16,5 Già J. Paul Getty Museum – Los Angeles |
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Inaugurata il 21 dicembre 2007 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli, al Palazzo del Quirinale nella Galleria del Papa Alessando VII, c’è la mostra dei capolavori archeologici che grazie al Comando dei Carabinieri per la tutela del nucleo del Patrimonio culturale, alla Magistratura e alla diplomazia culturale voluta dal Ministro, ci sono stati restituiti. |
Kantharos attico a figure rosse con maschera, attribuito al Vasaio Euphronios e al Pittore della Fonderia Ca. 480 a.C. Altezza cm 21,1; diametro cm 17,4 Già J. Paul Getty Museum – Los Angeles |
Le opere trafugate dal 1970 al 2000, erano state vendute negli USA, depredando così il nostro patrimonio archeologico. Questi pezzi, clandestinamente scavati e esportati, erano decontestualizzati e non permettevano agli studiosi di poterli classificare e inserire nel corredo del quale facevano parte.Quest’esposizione non solo fa vedere al pubblico opere sconosciute ai più, ma permette anche un ricollocamento preciso di queste. E’ una grande lotta a livello internazionale che si è voluto condurre e si conduce tutt’ora tra Italia, USA, Giappone e altre nazioni, affinché il patrimonio culturale di ciascuno non debba essere depauperato. Infatti l’Italia non solo riceve, ma restituisce il mal tolto che recupera, come avvenuto di recente per 41 pezzi ritrovati dai Carabinieri e restituiti alla Repubblica islamica dell’Iran. |
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Hydria attica a figure nere con cavalieri sciti Attribuita alla cerchia del Pittore di Antimenes, ca. 530-520 a.C |
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Per ritornare a Nostoi, (viaggio accidentato che racconta il ritorno in Grecia degli eroi dopo la distruzione di Troia) in mostra ci sono straordinari reperti, come la statua marmorea del II sec, che raffigura la moglie di Adriano, trafugata da Vilna Sabina; lo straordinario cratere a calice firmato dal pittore Assteas del 350-340 aC. con il mito di Europa e il toro; il Trapezophoros in marmo dipinto che mostra due grifi che sbranano una cerva, bellissimo; l’Antefissa con Sileno e Menade danzanti in terracotta del 500-475 a.C. La base è dipinta a motivi geometrici e Menade con il chitone che conserva tracce di colore, cerca di svincolarsi dall’abbraccio di Sileno che la prende per la spalla destra mentre con la sinistra regge un corno potorio. E ancora: un Kantaros che raffigura Dionisio, proveniente dall’Italia centro-meridionale del 480 a.C. attribuito al Pittore della Fonderia per la parte dipinta e per la costruzione al vasaio Euphonios. |
Oinochoe protocorinzia con serpente Officina corinzia, ca. 700-675 a.C |
Da una parte c’è Dioniso e dall’altra un Satiro; l’Oinochoe protocorinzio con serpente del 700-675 a.C. e il grande frammento di affresco a lunetta con la maschera d’Ercole del terzo quarto del I secolo a.C. Interessanti l’Anfora attica a figure nere con la processione nuziale di Admeto e Alcesti del 530 a.C.; il cratere a calice attico a figure rosse con il trasporto del corpo di Saperdonte del 515 a.C. E si potrebbe ancora continuare. Molti di questi pezzi erano nelle varie sedi del J.P.Getty Museum. Una mostra veramente bella e importante. Emilia Dodi |
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Sostegno di mensa in marmo con due grifi che sbranano una cerva Ca. 325-300 a.C. Già J | |