Si è recentemente conclusa su Raiduela seconda serie di Nebbie e delitti 2 con Luca Barbareschi e Natasha Stefanenko, il noir ambientato nella provincia ferrarese. Sei nuovi casi. Visum ha incontrato i protagonisti, tracciando un bilancio della serie. Giancarlo Leone
E’ ritornato Luca Barbareschi con Nebbie delitti 2, su Raidue, la serie noir anbientata nella provincia ferrarese. Prodotta da Aureliano Lalli Persiani, Susanna Bolchi e Luca Barbareschi per Casanova Entertainment e per Raifiction, ispirata ai romanzi noir di Valerio Varesi, è stata articolata in 6 film tutti diretti da Riccardo Donna e sceneggiati da Silvia Napolitano, GraziaGiardello, Roberto Jannone. Del cast fisso hanno fatto parte Gianluca Gobbi, Paolo De Vita, Giuseppe Antignati, EmilianoIovine e Mariano Rigillo. Le riprese, durate 25 settimane, si sono effettuate a Ferrara e Roma.
Luca Barbareschi
Vari sono stati i temi delle puntate: Il mare d’inverno ha scandagliato l’ambiente del gioco d’azzardo; Bambini perduti, il traffico di minori; Nessuna traccia di frenata, la pirateria stradale; Casa di bambola c’è stato un delitto passionale; Vietato ai minori ci ha dato uno spaccato del mondo giovanile; Carte false è stata ambientata nel ghetto ebraico.
Il set della fiction "Nebbie e delitti 2"
Dalle brume della bassa ferrarese viene avanti a passo lento un omone alto e dinoccolato. E’ il commissario Soleri, al secolo LucaBarbareschi, per l’appunto, di nuovo in uno dei suoi più riusciti personaggi tv. Al punto che a due anni di distanza dalla messa in onda della prima serie, quest’ultima, appena conclusasi, è stata il fiore all’occhiello della fiction di Raiduein questa stagione.
Luca Barbareschi e Natasha Stefanenko
E al fianco di Soneri abbiamo rivisto una sempre più coinvolta avvocatessa Angela Cornelio, ovvero Natasha Stefanenko. “Siamo stati tanto contenti del lavoro fatto”, dice Barbareschi, “che stiamo già cominciando a scrivere gli episodi della terza serie. Ilsuccesso del primo ciclo è stato davvero buono e il pubblico che ci ha scelto ci ha poi seguito in tutte le puntate”.
Luca Barbareschi e Natasha Stefanenko
Ci soffermiamo a parlare con Barbareschi. Visum l’ha intervistato. Insomma, una bella soddisfazione e un bel punto di partenza “Sì, prima di ricominciare abbiamo verificato con attenzione i limiti e le debolezze narrative della prima serie e ne abbiamo fatto tesoro. Credo sia uscito un buon prodotto, i risultati si sono visti. Sono sempre importanti le atmosfere rarefatte, il brutto tempo questa volta ci ha aiutato e buono è stato il ritmo narrativo”.
Luca Barbareschi
Come ha ritrovato Soneri “Nella prima serie è stata dura per il regista Riccardo Donna farmi entrare in quei panni così diversi dai miei. Ho dovuto adattarmi alla mia corporatura, al mio ritmo, alle mie cadenze. Ma credo stavolta di aver migliorato. Sono soprattutto soddisfatto di aver dato a Soneri una parte di me poco conosciuta: le mie goffaggini, la mia distrazione, le mie mediocrità. Soneri, comunque, è un personaggio inquieto, un po’ come me. Del resto Dino Risi mi dice sempre: ‘Come fai ad essere un divo tu con quello sguardo da commentatore radiofonico’”.
Luca Barbareschi e Natasha Stefanenko
Il copione la definisce ombroso ma generoso. “Sono due parti del mio carattere, non c’è dubbio, ed ho cercato di metterli anche nel personaggio. Spero di esserci riuscito. Quel che mi ha attratto è stato lavorare per costruire una personalità complessa, connaturata con la malinconia ma anche capace di slanci di generosità. Magari per alcuni è un sacrificio stare dietro a Soneri, ma per me è stata un’occasione per esplorare momenti di grande solitudine”.
Luca Barbareschi
E il rapporto con la Stefanenko-Cornelio come si è evoluto? “E’ stato più intenso e convinto, si è visto no, e c’è stato anche un tentativo di convivenza anche se gli alti e bassi sono continuati. Del resto l’avete visto, la sorpresa è stata proprio Natasha, che ho trovato molto maturata anche come persona, più sofferta e sincera. Ha molto studiato nel frattempo ed ha offerto momenti di grande sensibilità”.
Luca Barbareschi e Natasha Stefanenko
Se dovesse indagare su Soneri da che parte comincerebbe? “Dal suo passato. E’ un uomo con molte ombre. Ha qualcosa da dimenticare o da nascondere: una famiglia, dei figli. Se n’è parlato con gli autori, potremmo lavorarci su”. Giancarlo Leone