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Bee Movie

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Bee Movie

Regola numero uno: MAI parlare con gli umani!
Ben 16 regole scandiscono la vita a New Hive City, nome altisonante per un alveare. Qui ogni ape, appena laureata, trova il lavoro che svolgerà per tutta la vita nella fabbrica di miele. E’ proprio da questo che il giovane neo-laureato Barry Benson vuole fuggire, lui ha uno spirito curioso e desidera di più dalla sua esistenza, vuole vedere cosa c’è là fuori, oltre l’alveare. Con Bee Movie il cinema torna ad osservare il mondo degli insetti, grazie la casa di produzione del grande regista Steven Spielberg, sulla sceneggiatura del comico Jerry Seinfeld.
Federica di Bartolo

 

L’occasione giunge durante un volo con le squadre dei raccoglitori di polline, che lo porta ad incontrare la giovane umana Vanessa, fioraia di Manhattan, infrange così la prima regola e le parla. E’ un incontro che stravolgerà totalmente non solo la vita dei due, ma anche il destino del mondo giallo e nero delle api.

 

Dopo ben dieci anni da “Z la formica” e “A Bug’s life”, il cinema torna ad osservare il mondo degli insetti e stavolta con “Bee Movie” e a riportare l’attenzione su questo strano e coloratissimo mondo è la casa di produzione del grande regista Steven Spielberg, sulla sceneggiatura del comico Jerry Seinfeld, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe, che oltretutto presta la voce al protagonista: l’ape Barry Benson.

 
Accanto a lui ci sono altri straordinari attori come il Premio Oscar Renée Zellweger (Vanessa), Matthew Broderick (Adam Flayman), John Goodman (Layton T.Montgomery), Chris Rock (Mooseblood), Patrick Warburton (Ken) e infine il premio Oscar Kathy Bates (Janet Benson) e il regista premio Oscar Barry Levinson (Martin Besson).

 

Ci sono voluti ben quattro anni per realizzare questo cartone animato in 3D, che permette di analizzare ed esplorare, come un occhio indiscreto, ciò che avviene nell’alveare studiando i movimenti frenetici di questi insetti.

 
Grazie alla magia dell’animazione computerizzata, si trovano per la prima volta a confronto due mondi diversi per dimensioni e forme, il primo l’alveare è costruito e basato tutto su linee curve e con un abbondante uso del giallo e del nero, il secondo quello umano è più spigoloso e composto da diversi angoli e da colori vivaci.

 

Il film ruota intorno all’idea: Che cosa succederebbe se le api scoprissero che il miele che producono è rubato dagli umani e venduto, a loro insaputa, in barattoli colorati a forma magari proprio di orso? Oltre a far divertire e sognare il pubblico, la pellicola ha anche un chiaro intento educativo, legato alla tematica ambientale e del lavoro. L’uomo non può continuare a sfruttare l’ambiente in cui vive senza pensare alle conseguenze e al futuro, continuando ad inquinare e a edificare senza un piano preciso, inoltre bisogna rispettare il lavoro altrui.

 
Sono tematiche che il giovane pubblico, cui “Bee Movie”è rivolto, ha già sentito in diversi film d’animazione, ma qui c’è qualcosa di più: l’idea dell’importanza della collettività, in cui per il bene comune ognuno deve fare del suo meglio. La pellicola risulta graziosa e divertente in molti suoi punti, è innegabile l’interesse per la grafica in 3D, che sta apportando diversi cambiamenti nel mondo dell’animazione e nelle storie per ragazzi, permettendo la realizzazione di cose impossibili un tempo. Sono molto belle anche le musiche, che aiutano alla caratterizzazione dei suoi mondi, le idee sono originali, divertenti e paradossali. Curiosità: Per rappresentare questi due mondi diversi, che si compenetrano (New York e New Hive), il dipartimento di modellismo ha creato: ben 39 locations principali, più di 150 palazzi per New York, 103 differenti acconciature per umani e 300 piante, fiori e alberi.
Federica Di Bartolo