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La Bussola d'oro

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La Bussola d’Oro

Esiste un mondo in cui l’anima non risiede all’interno delle persone, bensì cammina al loro fianco sottoforma di ‘daimon’, un animale parlante che ne incarna lo spirito più intimo e profondo: ogni essere umano, dunque, possiede un proprio ‘daimon’, con il quale vive in assoluta simbiosi, e quanto accade all’uno accade anche all’altro, inscindibilmente”. Il bestseller dello scrittore inglese Philip PullmanLa bussola d’oro(The Golden Compass) edito nel 1995, è ora un film adattato e diretto dal candidato agli Academy Award Chris Weitz.
Federica Di Bartolo

 

E’ il primo libro della famosa trilogia fantasy intitolata “Queste oscure materie”, che ha venduto più di 14 milioni di copie in tutto il mondo, composta da “La bussola d’oro”, “La Lama Sottile edito nel 1997 e da “Il Cannocchiale d’Ambra” del 2000. E’ una favola originale con abbandonante uso di effetti speciali e digitali, PullmanLa bussola d’oroun argomento difficile da condensare dato che si impernia su un mondo completamente diverso dal nostro, ma al tempo stesso simile.

 

La protagonista, la giovane Lyra Belacqua, è interpretata dall’esordienteDakota Blue Richards, che ha ricevuto giudizi contrastanti: apprezzata per la sua freschezza e dolcezza, ma al tempo stesso criticata per la sua inespressività e incapacità di trasmettere emozioni al pubblico.

 

Accanto a questa piccola nuova stella ci sono il premio Oscar Nicole Kidman, Daniel Craig, Eva Green, Christopher Lee, Lee Scoresby, Simon McBurney, Jim Carter.

 

Non bisogna dimenticare però che ogni persona qui è accompagnata da un ‘daimon con voce umana e inoltre questo mondo è popolato anche da orsi polari dotati di intelligenza. Ecco dunque che il cast si popola di altri grandi nomi come Ian McKellen, che presta la voce al magnifico e possente orso corazzato Lorlek Byrnison, Freddie Highmore voce di Pantalaimon,  il daimon di Lyra e molti altri.

 

La pellicola presenta dei toni abbastanza cupi con scene a volte un po’ paurose, ma non tali da impedirne la visione ai ragazzi, cui questa favola è diretta, ed è “pregna” di messaggi come la lotta del bene contro il male, che si trasforma nello scontro contro la tirannia.

 

E’ la lotta per la libertà di pensiero e di conoscenza contro l’oscurantismo e il potere centrale, che vuole tenere tutti soggiogati, ma al tempo stesso è il racconto di un viaggio di crescita compiuto dalla giovane Lyra, che, con l’esperienza, impara a conoscere e capire il mondo e le persone diventando pian piano adulta.

 

E’ da sottolineare la grande fantasia dell’autore, che è arrivato ad ipotizzare un mondo parallelo al nostro dove l’anima cammina al fianco della persona e ha la forma di un animale. E’ certamente un invito a rispettare la natura e le altre creature che lo popolano oltre l’uomo, dagli insetti ai serpenti, dalle scimmie agli orsetti lavatori e gabbiani e gatti... La realizzazione grafica di questo mondo è eccellente, così come i movimenti degli animali –“daimon”, ma la storia appare, nelle sequenze d’azione, un po’ disarticolata e il finale chiaramente aperto inficia un po’ la storia.Il problema principale del film è quello di tentare in sole due ore di condensare un mondo fantastico, cosa che porta alla comparsa improvvisa di nuovi personaggi e soprattutto all’impossibilità di approfondirli e caratterizzarli, tanto da farli diventare i beniamini del pubblico, purtroppo la pellicola non riesce ad essere convincente e a coinvolgere il pubblico proprio a causa della sua discontinuità.

 

Curiosità: E’ ormai consuetudine creare un videogioco tratto dai film fantasy e anche “La bussola d’oro” non è da meno. Stavolta è toccato alla SEGA il compito di realizzarlo e trasformare la realtà in grafica per Playstation 2 e 3, Wii, Xbox 360, Nintendo DS, più l versione PC e PSP. Tutto inizia nello Jordan college, dove comincia l’avventura di Lyra e del suo daimon. Il videogioco è basato più sul dialogo che sul combattimento.
Federica Di Bartolo