Login | Guestbook | Immagini | Downloads | Mappa | 6 utenti on line
MENU

   Home
   Contattaci
   Chi Siamo
   Job oppurtunities


Rubriche

   Arte
   Cinema
   Eventi
   Libri
   Moda
   Mondomedi@
   Spettacolo
   Televisione
   Web Television


Pittori

   Galleria Digitale
   Giovani Promesse
   Maestri
   Nuovi Talenti


Archivio

   Archivio 2001- 2006


Multimedia

   Audio Interviste
   Video


 
Michèle Maheux al Noir in Fest

Udskriv SidenStampa Send denne side til en venInvia ad un amico 

Pagine correlate:
Noir in Festival 2007;
Curmayer Noir in Festival;
Hitman, il film;
Noir film festival 2007 fine;
Scott Turow;
Festival di Toronto 2007

Michèle Maheux
al Noir in Fest

Toronto  ed il suo splendido festival sono presenti qui alla 17° edizione del Courmayeur Noir in Fest perché in giuria c’è il suo affascinante, attivissimo direttore dagli occhi blu, Michèle Maheux, che da sempre gira il mondo a caccia del film più bello, più curioso, più emozionante da portare a casa. O per fare la giurata. Visum l’ha incontrata.
Mariangiola Castrovilli

 

E allora Michèle, nella tua particolare veste di giudice, come trovi quest’edizione del Noir?
Non ero mai stata a Courmayeur, per cui prima di partire non sapevo cosa aspettarmi. Conoscendo da molti anni Giorgio Gosetti e Marina Fabbri due dei direttori del Noir mi ha fatto molto piacere venire qui al loro festival come giurata.

Michèle Maheux

Ma ero totalmente impreparata a quello che ho trovato, una rassegna sorprendente in un posto che sotto la neve sembra quasi irreale, dove tutto è perfetto, anche la neve che cade ormai da tre giorni. E poi la gentilezza e la simpatia della gente – rimarca la Maheux - sia che si tratti dei valligiani che del team del festival che, vedi caso, mi ricorda tanto quello  del nostro TIFF. E’ stata un’esperienza piacevolissima”.

Michèle Maheux

Questo è un Festival particolare, ti piacciono thriller, gialli and company?
Moltissimo, amo i thriller, i noir ed anche i film horror. Sarà perché sono cresciuta con la Rod Serling’s Night Gallery, le serie televisive di Outer Limits ed ovviamente i film di Halfred Hitchcock…. Non solo e per non farmi mancare nulla ho letto Edgar Allan Poe, Stephen King, Scott Turow che ho visto qui con piacere e naturalmente Jeff Lindsay, anche lui membro della giuria di questa 17° edizione. Come dire il Festival perfetto per me”.

Michèle Maheux

Michèle, che pensi dell’idea di presentare film e allo stesso tempo invitare i più grandi scrittori del genere per il Chandler’s Award in una specie di festa parallela della letteratura nera?
Direi che la coesistenza di letteratura e film mi sembra assolutamente naturale. E perché no, magari anche il teatro potrebbe offrire un suo contributo, visto che in questa settimana ci sono stati tanti incontri con gente che scrive libri, recita e dirige film. Con una sinergia perfettamente sincronica che è una delle dote caratteristiche del Noir In Fest. E funziona!”.

k

 Locandina del Courmayeur Noir in Fest

Com’era secondo te il livello dei film in competizione?
Bèh, un po’ come in tutti i festival, non tutti i lavori possono piacere, perché si ha a che fare con i gusti più diversi. Come membro della giuria posso però dirle che eravamo tutti molto contenti sia di quello che abbiamo visto che dei premi che abbiamo licenziato”.

 Il Palanoir di Courmayeur

Il film che ti è piaciuto di più?
Proprio quello che abbiamo premiato con il Leone Nero, il tedesco The Other Boy. Un difficile racconto sulla famiglia, l’amicizia e quello che può succedere come conseguenza di una decisione sbagliata che finirà per  sfociare in tragedia”.

s

"The Other Boy"

Come direttore di uno dei Festival più importanti del mondo che consigli daresti al triunvirato dei direttori, Manuela Cascia, Marina Fabbri e Giorgio Gosetti?
Manuela, Marina e Giorgio hanno qualcosa di magico qui ai piedi del Monte Bianco. Inoltre hanno uno staff invidiabile, per non parlare poi delle bellezze naturali, e del grande supporto di città e sponsors. Ad essere sincera direi loro di non cambiare assolutamente nulla”.

Michèle Maheux

Trovi che il festival si sposi bene a Courmayeur?
Assolutamente. Certo la neve è bella, ma attenzione, ci potrebbe essere un omino nero, magari come quello del manifesto, nascosto nei meandri di una strada  che con la notte diventa ancor più buia, o nei tranquilli boschi appena fuori dell’abitato…..le cose assumono aspetti diversi quando calano le tenebre  nella cabina della teleferica….. vi ho spaventato abbastanza….? Inutile dire che ho il gusto delle contrapposizioni – spiega il direttore del festival di Toronto - soprattutto in un Festival con le risorse di Courmayeur, soprattutto quando in questo periodo dell’anno comincia a cadere la neve e fa notte molto presto, in un perfetto  scenario  da….  Noir….”.

 Il corso di Courmayeur innevato

Dario Argento come presidente della giuria?
Assolutamente in parte. Ed anche se è venuto a Toronto moltissime volte non l’avevo mai incontrato, ma avevo sempre ammirato il suo lavoro. E’ un maestro amatissimo a Toronto dove conta un numero infinito di fans. Che ricambia di pari affetto. Pensa – sottolinea Michèlle Maheux - che alla fine della settimana, mi sembrava che ci conoscessimo da sempre. E’ una delle persone più  intelligenti e gentili che abbia mai incontrato…assolutamente diverso da quello che mi sarei aspettata vedendo i suoi film. Adesso non vedo l’ora di essere di nuovo in una giuria con lui ”.
Mariangiola Castrovilli

Dario Argento