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Michèle Maheux al Noir in Fest |
Toronto ed il suo splendido festival sono presenti qui alla 17° edizione del Courmayeur Noir in Fest perché in giuria c’è il suo affascinante, attivissimo direttore dagli occhi blu, Michèle Maheux, che da sempre gira il mondo a caccia del film più bello, più curioso, più emozionante da portare a casa. O per fare la giurata. Visum l’ha incontrata. Mariangiola Castrovilli |
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E allora Michèle, nella tua particolare veste di giudice, come trovi quest’edizione del Noir? “Non ero mai stata a Courmayeur, per cui prima di partire non sapevo cosa aspettarmi. Conoscendo da molti anni Giorgio Gosetti e Marina Fabbri due dei direttori del Noir mi ha fatto molto piacere venire qui al loro festival come giurata. |
Michèle Maheux |
Ma ero totalmente impreparata a quello che ho trovato, una rassegna sorprendente in un posto che sotto la neve sembra quasi irreale, dove tutto è perfetto, anche la neve che cade ormai da tre giorni. E poi la gentilezza e la simpatia della gente – rimarca la Maheux - sia che si tratti dei valligiani che del team del festival che, vedi caso, mi ricorda tanto quello del nostro TIFF. E’ stata un’esperienza piacevolissima”. |
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Michèle Maheux |
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Questo è un Festival particolare, ti piacciono thriller, gialli and company? “Moltissimo, amo i thriller, i noir ed anche i film horror. Sarà perché sono cresciuta con la Rod Serling’s Night Gallery, le serie televisive di Outer Limits ed ovviamente i film di Halfred Hitchcock…. Non solo e per non farmi mancare nulla ho letto Edgar Allan Poe, Stephen King, Scott Turow che ho visto qui con piacere e naturalmente Jeff Lindsay, anche lui membro della giuria di questa 17° edizione. Come dire il Festival perfetto per me”. |
Michèle Maheux |
Michèle, che pensi dell’idea di presentare film e allo stesso tempo invitare i più grandi scrittori del genere per il Chandler’s Award in una specie di festa parallela della letteratura nera? “Direi che la coesistenza di letteratura e film mi sembra assolutamente naturale. E perché no, magari anche il teatro potrebbe offrire un suo contributo, visto che in questa settimana ci sono stati tanti incontri con gente che scrive libri, recita e dirige film. Con una sinergia perfettamente sincronica che è una delle dote caratteristiche del Noir In Fest. E funziona!”. |
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Locandina del Courmayeur Noir in Fest |
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Com’era secondo te il livello dei film in competizione? “Bèh, un po’ come in tutti i festival, non tutti i lavori possono piacere, perché si ha a che fare con i gusti più diversi. Come membro della giuria posso però dirle che eravamo tutti molto contenti sia di quello che abbiamo visto che dei premi che abbiamo licenziato”. |
Il Palanoir di Courmayeur |
Il film che ti è piaciuto di più? “Proprio quello che abbiamo premiato con il Leone Nero, il tedesco The Other Boy. Un difficile racconto sulla famiglia, l’amicizia e quello che può succedere come conseguenza di una decisione sbagliata che finirà per sfociare in tragedia”. |
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"The Other Boy" |
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Come direttore di uno dei Festival più importanti del mondo che consigli daresti al triunvirato dei direttori, Manuela Cascia, Marina Fabbri e Giorgio Gosetti? “Manuela, Marina e Giorgio hanno qualcosa di magico qui ai piedi del Monte Bianco. Inoltre hanno uno staff invidiabile, per non parlare poi delle bellezze naturali, e del grande supporto di città e sponsors. Ad essere sincera direi loro di non cambiare assolutamente nulla”. |
Michèle Maheux |
Trovi che il festival si sposi bene a Courmayeur? “Assolutamente. Certo la neve è bella, ma attenzione, ci potrebbe essere un omino nero, magari come quello del manifesto, nascosto nei meandri di una strada che con la notte diventa ancor più buia, o nei tranquilli boschi appena fuori dell’abitato…..le cose assumono aspetti diversi quando calano le tenebre nella cabina della teleferica….. vi ho spaventato abbastanza….? Inutile dire che ho il gusto delle contrapposizioni – spiega il direttore del festival di Toronto - soprattutto in un Festival con le risorse di Courmayeur, soprattutto quando in questo periodo dell’anno comincia a cadere la neve e fa notte molto presto, in un perfetto scenario da…. Noir….”. |
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Il corso di Courmayeur innevato |
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Dario Argento come presidente della giuria? “Assolutamente in parte. Ed anche se è venuto a Toronto moltissime volte non l’avevo mai incontrato, ma avevo sempre ammirato il suo lavoro. E’ un maestro amatissimo a Toronto dove conta un numero infinito di fans. Che ricambia di pari affetto. Pensa – sottolinea Michèlle Maheux - che alla fine della settimana, mi sembrava che ci conoscessimo da sempre. E’ una delle persone più intelligenti e gentili che abbia mai incontrato…assolutamente diverso da quello che mi sarei aspettata vedendo i suoi film. Adesso non vedo l’ora di essere di nuovo in una giuria con lui ”. Mariangiola Castrovilli |
Dario Argento | |