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Hitman, il film

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NoirinFest 2007

A Courmayeur Hitman
di Xavier Gens

Grande aspettativa e affluenza da eventi speciali al Pala Noir di Courmayuer per l’inaugurazione del Noir in festival, la rassegna di thriller che più neri non si può e che tutti ci invidiano, guardandoli con particolare attenzione, magari per spiegarsene il successo, soprattutto dopo la classificazione di ‘imperdibile’ di Variety. L’onore dell’apertura è andato al regista francese Xavier Gens con il suo Hitman ispirato ad una celebre serie di videogiochi. Protagonista Timothy Olyphant che conferma la sua bravura dopo la prova di Die Hard - vivere o morire, trascinandovi, se questo è il vostro genere, in una violenza esasperata a tal punto che invece di darvi brividi di freddo, riuscirà a tirarvi fuori qualche risata.
Mariangiola Castrovilli

 



Non siamo superstiziosi”, hanno esordito riferendosi alla 17 edizione Marina Fabbri e Giorgio Godetti all’unisono, direttori, insieme ad Emanuela Cascia del Noir, “e non abbiamo paura, visto che questo numero in alcuni casi, riferiti al giallo cinematografico d’elite, ha portato fortuna, per cui  andiamo avanti con tutte le nostre sorprese che vi faremo scoprire giorno per giorno”. Dario Argento emozionato ed in vena di complimenti che ha distribuito equanimamente a tutti, dai direttori al pubblico è poi salito  sul palco e, come presidente della giuria, ha pronunciato la frase di rito, ovvero ‘considero ufficialmente aperto il Festival’ .

 

L’onore dell’apertura è andato al regista francese Xavier Gens con il suo Hitman ispirato ad una celebre serie di videogiochi. Protagonista Timothy Olyphant che conferma la sua bravura dopo la prova di Die Hard - vivere o morire, trascinandovi, se questo è il vostro genere, in una violenza esasperata a tal punto che invece di darvi brividi di freddo, riuscirà a tirarvi fuori qualche risata.

 


Ma andiamo con ordine Hitman, ovvero l’Agente 47 ( dalle ultime due cifre del codice a barre che ha tatuato sulla nuca), è un assassino geneticamente modificato, un prodotto di laboratorio del dottor Otto Wolfgang Ort Mayer, che dopo averlo reclutato in un manicomio criminale, riesce a controllarlo in virtù di un microchip impiantato nel cervello.

 

Privo di qualsiasi tipo di sentimenti l’agente 47 lavora per una misteriosa organizzazione chiamata L’Agenzia, che apprezza particolarmente la sua perizia nel mestiere caratterizzata da un’assoluta assenza di indizi, quasi si trattasse di un fantasma. Spara oggi e spara domani, succede però che 47 cada in una trappola quando gli assegnano il compito di assassinare Belicoff, candidato alle elezioni in Russia.

 


Lui crede  come al solito di essere stato infallibile ma un curioso gioco di specchi che non vi raccontiamo, ci fa vedere che le cose sono state manipolate, vi basti sapere che avrà alle calcagna l’Interpol, i servizi segreti russi e tre killers che lavorano per la sua stessa agenzia. Impeccabile e girato superbamente è, secondo noi, un ottimo esercizio di stile.

 

Da venerdì 7 è sugli schermi, siate preparati però ad un rumore persistente ed inquietante che per 93 minuti, vi si ripercuoterà in tutto il corpo e che in America Hitman è uscito con molti tagli per la troppa violenza. Cosa che ha portato alla classificazione R, ovvero proibito ai minori di 17 anni se non sono accompagnati. Uomo avvisato….
Mariangiola Castrovilli