Fra sogno e realtà,
al Teatro Italia

Al Teatro Italia, dal 26 Novembre al 10 dicembre un gruppo di giovani interpreti porta in scena tre testi che hanno come comune denominatore l’eterno tema del conflitto fra Bene e Male. Da Shakespeare alla Beat Generation, un viaggio appassionante e appassionato nell’animo e nella storia dell’Uomo.
Gloria Bondi

 



Un gruppo di giovani interpreti  tra “sogno e realtà”, una riflessione sul tema del sogno e l’eterno conflitto fra Bene e Male, una modo per riflettere sull’essere uomini di questo tempo. Il 26 e 27   novembre   e dal 3 al 10 dicembre Si comincia con Beat Generation, omaggio a quel formidabile movimento poetico e esistenziale.

 

Ancora oggi quelle voci che cantarono le ragioni della pace contro la minaccia nucleare e della libertà contro la manipolazione del pensiero fanno  da battistrada per tutti quei giovani che avvertono il disagio del vivere. Kerouac, Corso, Ferlinghetti, Ginsberg  e altri autori sono stati l’ultima grande espressione di un movimento poetico e collettivo, ma continuano ancora oggi a rappresentare il “male di vivere” e il sogno di una società diversa. In scena Mascia Musy e Maurizio Donadoni. Musiche suonate dal vivo da Stefano Saletti e Gabriele Coen. Coordinamento artistico Maurizio Panici. Il 28, 29 e 30 novembre e il 1,2, 8 e 9 dicembre sarà la volta di Sogno di una notte di mezza estate di  Shakespeare adattato da Maurizio Panici e Marzia G. Lea Pacella. Sogno di una notte di mezza estate è lo spettacolo più conosciuto e visto del grande bardo inglese. La storia dei quattro giovani innamorati, la recita degli artigiani, e lo scontro fra Oberon e Titania hanno da sempre sollecitato e affascinato la fantasia di chi fa teatro. “Sogno di una notte di mezza estate” è un testo complesso, misterioso e  di difficile classificazione: non appartiene ai drammi storici né alle commedie né tantomeno alle tragedie, ma meravigliosamente le contiene tutte in un mirabile equilibrio.

 


Attraverso un potentissimo disegno drammatico Shakespeare ci svela l’origine del meccanismo teatrale nella sua più alta dimensione magico-mitica-religiosa. In scena:   Francesco Biscione, Elisa Di Eusanio,  Maurizio Panici, Andrea Bacci, Maurizio Tomaciello,  Viviana Altieri, Silvia Siravo, Pierre Bresolin, Giovanni Ribò, Gigi Palla, Claudia Gusmano, Giusy Giarraputo, Musiche di Stefano Saletti. Regia di Maurizio Panici. Dal 4 al 7 dicembre sarà infine in scena Secondo Qoèlet – Dialogo fra gli uomini e Dio di Luciano Violante. Da uno dei libri più misteriosi della Bibbia, che secondo un’antica tradizione è stato scritto da Qoèlet, ovvero Salomone figlio di Davide, Re di Gerusalemme, nasce il testo “Secondo Qoèlet” di Luciano Violante.

 

Il dialogo fra gli uomini e Dio - immaginato da Violante - riguarda le radici del male, le sue tragedie, le fatiche degli uomini e di Dio per separarsene, la necessità dell’alleanza per sconfiggerlo. Il confronto che ne scaturisce è una meditazione di forza e speranza sul mistero del male. Sulla violenza,  sulla guerra e sull’odio dei nostri giorni  forse non ci siamo ancora sufficientemente interrogati. Questa è la nostra responsabilità. Gli uomini interrogano Dio sulle cause della violenza, Dio risponde ... Poi anche Dio interroga, e gli uomini non possono tacere.

 


In scena: Francesco Biscione, Gigi Palla, Andrea Bacci,  Maurizio Tomaciello, Giusy Giarraputo. Omero Antonutti sarà la Voce al Signore. “Salmi cantati” di e con  Miriam Meghnagi. Musiche di Stefano Saletti. Regia di Maurizio Panici.
Gloria Bondi