Una Miseria e nobiltà, rivisitata da Paolantoni e Paone
Al Teatro Politeama Brancaccio di Roma, ora con la di direzione artistica di Maurizio Costanzo, è andata in scena Miseria e nobiltà, riadattata per gli attori Francesco Paolantoni e NandoPaone. La regia è firmata da Armando Pugliese. Giancarlo Leone
Francesco Paolantoni e Nando Paone
Miseria e nobiltà, classica commedia di Eduardo Scarpetta, resa celebre ed immortale dal film di Mario Mattioli del 1954 con Totò, Enzo Turco e Valeria Moriconi, ora ha ripreso vita per la versione teatrale presentata al Teatro Politeama Brancaccio di Roma, diretta da Armando Pugliese con gli attori Francesco Paolantoni e Nando Paone. Questo è stato il primo spettacolo di prosa che ha aperto la stagione del teatro romano, con la nuova direzione artistica di Maurizio Costanzo, dopo l’abbandono forzato di GigiProietti.
Francesco Paolantoni e Nando Paone
La trama è rimasta invariata e gli ingredienti della farsa ci sono tutti: accapigliamenti tra donne in continuo litigio, il piccolo Peppiniello un po’ dimenticato dai genitori ed impunito che per un po’ tiene testa ad una madre non sua, Felice Sciosciammocca scrivano sembra l’ombra di un quattrino e le tante macchiette affidate al clan degli affamati, ai quali tocca, nella casa dei nuovi ricchi, impersonare un gruppo di aristocratici snob.
Locandina dello spettacolo
Certo, abbiamo in mente il film di Totò ed ora questo lavoro teatrale dove Francesco Paolantoni non può rifare le stesse facce, avere la stessa irresistibile verve di Totò, nessuno gliel’ha chiesto né tanto meno lui vuole far ricordare quello che è stato Totò.
Totò in una sequenza del film "Miseria e nobiltà"
Lo ha anche detto nel corso della conferenza stampa di presentazione di non pensare al “principe”: lui avrebbe interpretato il personaggio a modo suo. Meglio viene fuori NandoPaone, nel ruolo del compare fedele.
Francesco Paolantoni
A prescindere, comunque, da queste considerazioni, il pubblico si diverte, applaude, ride, specialmente nella seconda parte, quando le situazioni comiche ed i travestimenti prendono il sopravvento. Giancarlo Leone