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Le Maxxi intallazioni del Maxxi

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Le Maxxi installazioni del Maxxi

Dal 25 settembre al 18 novembre scorso, la DARC - Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee ed il MAXXI, Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, hanno presentato  MAXXI - Installazioni  opere dalla collezione del MAXXI. Si è trattato del terzo appuntamento espositivo della serie a cui hanno partecipato artisti come Maurizio Mochetti (1940), Michelangelo Pistoletto (1933) (figg. 3, 4, 6) ed infine Charles Sandinson (1969). La mostra a cura di Alessandra Barbuto, è stata correlata ad una pubblicazione inerente ciascuno dei maestri presenti. Le immagini ed i testi sono stati realizzati da Alessandra Barbuto, Simona Campus e Luigi Lonardelli.
Vittoria Severini

Michelangelo Pistoletto, L’etrusco, 1976,
copia della scultura etrusca di Aulo Metello
di fronte ad uno specchio.

Il progetto nel suo complesso ha previsto la realizzazione di altre due mostre dedicate la prima al Tony Oursler (1957) con l’opera Gargoyle e la seconda a Bill Viola (1951) con il Vapore. Per quest’ultimo “rendez-vous” artistico, i maestri in esposizione, seppur distanti per studio e maturazione, hanno avuto in comune la ricerca e l’applicazione di congegni elettrici o tecnologici per le loro creazioni.

Michelangelo Pistoletto,
Venere degli stracci, 1967



Lodevole è stata la scelta del Maxxi di voler esporre tali realizzazioni prima della loro definitiva collocazione nel nuovo museo del 2009, soprattutto per la funzione didascalica e sperimentale che esse hanno assunto in relazione al loro allestimento, alla loro conservazione e non per ultimo al loro restauro; come propriamente affermato da Silvia Possanza l’avvio del progetto DIC – Documentare Installazioni Complesse – (…) ha fatto soffermare l’attenzione sulle problematiche che riguardano le modalità di esposizione, movimentazione, ricostruzione delle installazioni nei diversi contesti o anche di sostituzioni di componenti al passo coi tempi.

Maurizio Mochetti,
(Movimento pseudo – perpetuo)
Sfera avional
, 1967-68
A tal fine si sono scelte delle installazioni campione, per trovare una metodologia di studio unitaria riguardo ad esempio l’allestimento ed i conseguenti parametri cui attenersi per rispettare al massimo la fedeltà al progetto…. Le creazioni predisposte all’interno degli ambienti del Maxxi sono state Sfera avional  (Movimento pseudo – perpetuo) (1967-68) di Maurizio Mochetti (fig. 5), Quadro di fili elettrici (Tenda di lampadine) (1967) di Michelangelo Pistoletto (fig. 2) ed infine, Collapse-Construct (2005) di Charles Sandison (fig. 1).
Temi fondamentali dell’arte di  Maurizio Mochetti sono stati lo spazio ed il movimento; uno spazio inteso non più come materia immutabile ma fluente, composita e sinuosa, un campo di forze perennemente instabile.
Tale concetto è stato magistralmente espresso dalla Sfera avional  in cui il movimento e l’antimovimento, il moto e la stasi coincidono nell’eterna infinità dello spazio che non può essere pensato senza tempo.

Michelangelo Pistoletto, Scimpanzè, 1970.



Nella Tenda di lampadine Michelangelo Pistoletto, emblema vivente dell’Arte Povera, ha sottolineato l’importanza della luce, capace di sublimare la realtà in un’ atmosfera profondamente suggestiva e di attribuire proprietà estetiche ai materiali più poveri e ordinari.
Le installazioni di Charles Sandison hanno proiettato sulle superfici dei numeri e delle parole a cui egli ha conferito le caratteristiche degli esseri viventi. In Collapse-Construct, ad esempio, i complessi sistemi numerici hanno originato e hanno regolato composizioni di immagini sempre diverse: l’artista vi ha esaminato il rapporto forma – astrazione e le molteplici possibilità estetico – interpretative derivate dalle leggi matematiche.
Vittoria Severini

Michelangelo Pistoletto, L’etrusco, 1976,
copia della scultura etrusca di Aulo Metello di fronte ad uno specchio.