Grande scalpore per la campagna antidiscriminazioni della Regione Toscana, che mostra un neonato col cartellino di riconoscimento usato negli ospedali. Sopra però c’è scritto homosexuel, omosessuale. Luana Andreoni
Il testimonial della nuova campagna antidiscriminazioni toscanaè un neonato. Un bel bambino, roseo e paffuto, tenerissimo, indifeso e soprattutto innocente. Il classico frugoletto che siamo abituati a vedere in tv nelle campagne di formaggini, omogeneizzati, pannoloni e pappette. In braccio alla mamma o sotto alla doccia con papà, in passeggino con la nonna o sul tappeto del salotto, il neonato richiama sempre immagini di pace, tranquillità, calore.
Anche in questo caso si tratterebbe di una perfetta icona dell’infanzia, se non ci fosse un particolare inusuale e «diverso» a sconvolgere il quadretto: il neonato indossa una fascetta da polso sulla quale, invece del nome del piccolo, c’è scritto chiaro e tondo homosexuel, omosessuale in francese. Come a dire: l’omosessualità non è una scelta, ma una caratteristica immutabile che ci appartiene fin dalla nascita. Come gli occhi azzurri, o i capelli marroni.
L’idea della campagna choc, che ha provocato una raffica di proteste e polemiche, è venuta ad Agostino Fragai, Pd, assessore ai Diritti dei cittadini e al suo collaboratore Alessio De Giorgi, presidente dell’ArciGay toscana. L’immagine è stata realizzata dalla fondazione canadese Emergence, organismo che si batte contro la discriminazione di genere, e ceduta gratuitamente alla regione.
L’immagine del neonato gay, già diffusa con maxi affissioni, diventerà il frontespizio di cartoline, copertina di brochure e depliant. Migliaia di copie saranno affisse sui muri delle città toscane, negli uffici pubblici, davanti alle scuole.
Un’iniziativa che è piaciuta molto alle associazioni che difendono i diritti degli omosessuali, che invitano le altre regioni a prendere esempio dalla Toscana, da sempre all’avanguardia sui temi dei diritti civili. «Con questa immagine lanciamo un messaggio forte e chiaro — spiega De Giorgi —. L’omosessualità non è una scelta ma un dato immutabile da rispettare».
The Cake Eaters
Di parere ben diverso molti esponenti politici dell’opposizione, che ritengono offensivo e strumentale l’utilizzo di un neonato per una campagna di questo tipo. In realtà, guardando il manifesto, l’unico pensiero che può venire in mente è di proteggere quella creatura indifesa e meravigliosa che dorme tranquilla nel suo lettino, qualunque sarà il suo orientamento sessuale futuro. Luana Andreoni