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I premiati del Festival di Fort Lauderdale

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Pagine correlate:
Fort Lauderdale film festival 2007;
"Portage" al Fliff 2007;
Gary Sinise a Fort Lauderdale;
A Fort Lauderdale Mary Stuart Masterson

I premiati del festival
di Fort Lauderdale

Per 30 giorni il cinema mondiale ha raccontato e si è raccontato in 160 film alla 22° edizione del FLIFF, il festival più lungo del mondo.
Gary Sinise, Mary Stuart Masterson, Paolo Virzì, Giovanni Veronesi, Amir Mann, Xiaogang Feng, Tamara Jenkins , Julian Schnabel, Zac Penn, Dallas Jenkins, Stephen Baldwin, sono solo alcuni dei tanti attori, registi, sceneggiatori e produttori che si sono alternati senza soluzione di continuità per soddisfare curiosità di tutti i generi del pubblico internazionale di Fort Lauderdale.
Mariangiola Castrovilli

 

La cittadina rilucente perla della Florida, dove ospiti di tutto il mondo vengono a svernare anche solo per un mese, magari proprio quello del festival, ottenendo un duplice scopo, godere di piacevoli vacanze al sole stimolando allo stesso tempo l’amore per la settima arte. E veniamo ai premi, tanti in verità, e tutti degni di una kermesse lunga 30 giorni. Ma andiamo con ordini, cominciando a parlare con legittimo orgoglio di parte dei riconoscimenti attribuiti al nostro cinema.

Lo scafandro e la farfalla


Anche quest’anno infatti ci siamo fatti onore, con Paolo Virzì che ha portato a casa il premio come miglior regista per il suo Io e Napoleone mentre a Manuale d’amore 2 è andato l’Award del pubblico per il cinema mondiale, che ha premiato anche in toto il suo cast, e cioè Monica Bellucci , Carlo Verdone, Sergio Rubini, Riccardo Scamarcio, mentre il premio per il miglior film è andato a Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel, un lavoro noiosetto, già visto a Cannes.

Paolo Virzì

Migliore attore, migliore attrice Phillip Seymour Hoffman e Laura Linney , superlativi  interpreti del commovente film di Tamara Jenkins The Savages, un’attenta dolorosa riflessione su vita e carriera di un fratello e una sorella al momento di dover prendersi cura di un padre malato e in là con gli anni, e alla difficile decisione di doverlo mettere in una casa di riposo, che, come dovunque nel mondo, finisce per essere un penoso luogo di reclusione per i nostri anziani.

Scena del film "The Savages"


L’Award per i documentari è andato invece a Chops, ovvero come  giovani ed entusiasti musicisti americani appartenenti a varie scuole di jazz scendano in lizza in una serrata competizione per essere accettati dalla Essentially Ellington Hight School Jazz Band Competition and Festival di New York. Un viaggio emozionante all’interno della spiritualità  di questa musica  che tanto ha influenzato la vita di più di quattro  generazioni .
"Chops"

Ancora un Premio del pubblico, quello più apprezzato da registi e attori, perché è lui poi  a decretarne il successo al botteghino, che questa volta votando per i film indipendenti americani ha scelto The cake eaters, un lavoro allineato con le scelte di Gregory von Hausch, direttore del Fort Lauderdale Film Festival, che fa pensare rimanendoti dentro anche molto dopo averlo visto.

The Cake Eaters


Molto apprezzato anche al Tribeca Film Fest, The cake eaters, prima prova da regista della multipremiata attrice May Stuart Masterson ruota attorno al dolore di tre uomini per la scomparsa della rispettiva moglie e madre. Tre differenti maniere di far fronte ad una perdita incolmabile. Una storia semplice  fatta però di sentimenti veri, di emozioni genuine che la Masterson sottolinea costringendoci a fare il punto sull’andamento della nostra vita.

May Stuart Masterson

Il riconoscimento per la migliore commedia se l’è attribuito Magician, una divertente satira sui ‘maghi’ , raccontata con il sottile umorismo  dei famosi British Peep Show comedians, David Mitchell e Robert Webb, in un’apoteosi di trovate scoppiettanti come una girandola pirotecnica. L’award per l’opera prima se l’è aggiudicato Charles Oliver con Take, uno splendido film sulla solitudine, l’odio ed il risentimento che accomuna per un momento una madre disperata (Minnie Driver) ed un giocatore incallito(Jeremy Renner), cambiando per sempre la loro vita.

Magician
a

Infine Premio per il miglior film drammatico è andato a Starting out in the evening, uno dei lavori più belli in assoluto di questo lunghissimo festival, interpretato in maniera superlativa da un fantastico Frank Langella e dalle brave Lili Taylor e Lauren Ambrose. Tratto dal best seller di Brian Morton, racconta la storia di un noto scrittore ormai dimenticato, turbato e lusingato dalle insistenze di una bellissima studentessa(Lauren Ambrose), che per scrivere la tesi sui suoi romanzi, entra come un ciclone nella sua vita  sconvolgendone la solitudine di un’esistenza ormai alla fine.
Mariangiola Castrovilli

Scena di Starting out in the evening