Bionda, una pelle di porcellana che mette in risalto gli occhi luminosissimi e intensi, molto più giovane dei suoi 41 anni Mary Stuart Masterson, attrice dalle molte virtù, è arrivata alla sua prima regia e la cosa l’entusiasma. Venuta su a pane, cinema e teatro in una famiglia di artisti, padre regista, madre, fratello e sorella attori, non avrebbe potuto dirazzare nemmeno volendo. La sua prima esperienza da attrice la fa nel ‘75 a 9 anni in una commedia diretta dal padre, Stepford wives , per tornare poi per volontà della famiglia alla vita normale, lontano dalla luce dei riflettori. Mariangiola Castrovilli
La locandina del film "The cake eaters "
Ma a 15 anni eccola in palcoscenico a Broadway nella doppia parte del Quattro di cuori e del Coniglio bianco in una versione particolare di Eva Le Gallienne di Alice nel paese delle meraviglie. Poi il college e la facoltà di Antropologia all’università di New York per tornare definitivamente al mondo dello spettacolo a tutto campo, cinema, teatro, televisione per approdare adesso alla sua prima regia con The cake eaters, passando per film del calibro di Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, numerosi riconoscimenti cinematografici e teatrali tra cui un Tony Award quattro anni fa per la nuova edizione di Nine a Broadway, tratto da Fellini 8 e mezzo.
Mary Stuart Masterson
ll tutto mentre sposava e divorziava due mariti. Una vita piena di cose…. “Ebbene si, ma che ruotano sempre attorno al mondo dello spettacolo, di cui confesso di non poter fare a meno. Sono un’entusiasta e quando mi metto qualcosa in testa, non ho pace finchè non viene come dico io”. Che sia una brava attrice i nostri lettori lo sanno sia per i suoi 44 film il più delle volte firmati da registi prestigiosi, che per vederla settimanalmente nei panni della dottoressa Rebecca Hendrix di Law and Order, unità vittime speciali, ma che sapesse anche cantare e bene, questa è una notizia che pochi conoscono…. “Mi è sempre piaciuto cantare, e lo facevo come tutti sotto la doccia, perché pensavo di non essere all’altezza. Così un giorno decisi di prendere lezioni da uno splendido insegnante di canto a Los Angeles, che mi insegnasse la tecnica per…gorgheggiare (e ride).
Mary Stuart Masterson
Questo 5 anni fa, così, con un po’ di coraggio ed una riconquistata autostima andai dal mio agente dicendogli che mi sarebbe piaciuto fare qualcosa di musicale. Lui cadde dalle nuvole, ‘come, hai recitato per tutti questi anni senza dire a nessuno che lo sapevì fare’, così feci un provino che andò bene, ma non mi chieda come perché non lo so neppure io….” confessa ridendo. “Pe me Nine è stato come passare dal canto sotto la doccia direttamente a Broadway”.
Mary Stuart Masterson
Cos’è per lei un set? “Un posto in cui mi trovo bene e che amo moltissimo senza per questo dovermi sentire al centro dell’attenzione. Certo, come regista ho un panorama che oltre a darmi più soddisfazione è molto più ampio di quello da attrice. E poi, non sono solo una bionda con tutte le curve al posto giusto” dice con un sorriso malizioso, “volevo vedere l’effetto che fa passare dall’altra parte della macchina da ripresa”.
Mary Stuart Masterson sul set
E l’effetto deve essere stato quello giusto, visto come Mary ha saputo tirar fuori da una storia normale quella profondità che solo alcuni registi navigati riescono a mettere nei loro lavori.
Mary Stuart Masterson
The cake eaters infatti, che prima di arrivare al FLIFF è stato molto apprezzato anche al Tribeca Film Fest, scritto da un giovane talento, Jayce Bartok, bravo anche come attore, ruota attorno al dolore di tre uomini per la scomparsa della rispettiva moglie e madre.
Mary Stuart Masterson
Tre differenti maniere di far fronte ad una perdita incolmabile, il padre Easy (un fantastico Bruce Dern) che deve anche sistemare la lunga relazione con Marg, sua amica di sempre (Elizabeth Ashley), il figlio Beagle(Aaron Stanford) che inizia la sua prima storia con una deliziosa ragazza affetta però da una rara incurabile malattia neuromuscolare (Kristen Stwart) e Guy(Jayce Bartok) che dopo essere stato lontano per cercare di affermarsi come musicista, ritorna a casa a confrontarsi con la morte della madre che ha mancato e a cercare di rimettere insieme i pezzi di un amore con un’antica fiamma, abbandonata per correre dietro ad una carriera che non c’è stata.
Mary Stuart Masterson
Il tutto con il nuovo intrecciarsi delle relazioni interpersonali perché la sparizione della madre e l’assenza di Guy hanno creato degli equilibri molto instabili. Una storia semplice dicevamo, fatta però di sentimenti veri, di emozioni genuine che la Masterson ha sottolineato costringendoci a fare i conti su come sta andando la nostra vita. Allineato con le scelte di Gregory von Hausch, direttore del Fort Lauderdale Film Festival, The cake eaters è un film che fa pensare e che ti rimane dentro anche molto dopo averlo visto. Un eccellente debutto per un’attrice che qui è, oltre che regista, cosceneggiatrice e produttrice… “Ho imparato molto dalla recitazione” conclude con il suo bel sorriso Mary Stuart Masterson, “ma non è la cosa che mi viene più naturale. Adoro scrivere e lo faccio da sempre, è come una mia seconda natura. Dentro di me sento di essere una scrittrice, ma, professionalmente parlando credo di essere più portata per la regia”.
Mary Stuart Masterson
E la produttrice? “Beh, quella è un’altra storia. Come produttrice mi piace aiutare il lavoro degli altri se… se lo meritano…”. Mariangiola Castrovilli