Login | Guestbook | Immagini | Downloads | Mappa | 4 utenti on line
MENU

   Home
   Contattaci
   Chi Siamo
   Job oppurtunities


Rubriche

   Arte
   Cinema
   Eventi
   Libri
   Moda
   Mondomedi@
   Spettacolo
   Televisione
   Web Television


Pittori

   Galleria Digitale
   Giovani Promesse
   Maestri
   Nuovi Talenti


Archivio

   Archivio 2001- 2006


Multimedia

   Audio Interviste
   Video


 
L'adolescente fa lo spot

Udskriv SidenStampa Send denne side til en venInvia ad un amico 

L’adolescente fa lo spot

L’incredibile vicenda di un giovane che posta un video su You tube e viene chiamato a lavorare alla Apple.
Luana Andreoni

 

Nick Haley, un diciottenne inglese che, come molti suoi coetanei, ama la tecnologia e i nuovi media, ha visto cambiare la propria vita grazie ad un video amatoriale postato su You tube.

 


Il giovane, entusiasta della nuova versione dell’iPod messo in commercio dalla Apple, ha deciso di esprimere la propria gioia confezionando una sorta di “promo” per la piccola meraviglia tecnologica, e lo ha postato sul sito di sharing video più famoso al mondo.

 

Una manciata di secondi in cui l’iPod è mostrato in tutto il suo splendore, in un susseguirsi ritmato di immagini accattivanti.

 


La colonna sonora scelta da Nick, «Music Is My Hot, Hot Sex», canzone della band brasiliana Css, è il sottofondo perfetto per il video: le parole del testo, come «My music is where I’d like you to touch», (la mia musica è dove io vorrei che tu mi toccassi), esaltano il promo  rendendolo simile ad una pubblicità professionale. Davvero niente male.

 

Del resto, se di giovani talentuosi è pieno il mondo, a fare la differenza basta un piccolo colpo di fortuna, come quello che ha portato i creativi della Tbwa, l’agenzia pubblicitaria della casa di Cupertino, a imbattersi su internet nel video di Nick.

 


E’stato amore a prima vista: nel giro di pochi giorni il ragazzo è stato contattato e invitato a Los Angeles,  dove si è sentito fare una proposta davvero mozzafiato: «Ero sull’autobus quando mi arriva sul cellulare una mail dalla Tbwa che vuole il mio video», ha raccontato Nick al New York Times.

 

Con i più avanzati software Macintosh, Nick ha poi corretto le piccole imperfezioni di montaggio presenti nella sua prima versione, e una volta ripulito, professionale e degno delle migliori campagne Apple, lo spot è andato in onda in tutta la nazione.

 


Una storia da film, che ha fatto in breve tempo il giro del mondo. Del resto, chi non ha mai sognato di essere “scoperto” e portato alla ribalta da una grande società? La cosa che colpisce, però, specialmente in un paese gerontocratico come l’Italia, è che venga riconosciuto e valorizzato il lavoro di un giovane, indipendentemente dalla sua età ed esperienza.

 

Quello che conta, al di là di diplomi e titoli, è il talento del singolo, da incoraggiare e sostenere.
E poi un nuovo rapporto tra marche e consumatori, che da monologo è diventato, grazie a Nick, un quasi-dialogo.
Luana Andreoni