Sembra che i registi canadesi abbiano portato quest’anno alla 22° edizione del Fort Lauderdale Film Festfilm con una speciale predilezione per i pericoli, le situazioni complicate e le sfide in generale, come per esempio Portage firmato a sei mani da Matthew Miller, Sascha Drews ed Ezra Krybus, giovani e rampanti registi con il gusto del difficile, perche’ altrimenti non si divertono… Mariangiola Castrovilli
“Oddio, magari qui il difficile ha preso il sopravvento su quello che avevamo pianificato in un susseguirsi di problemi di cui avremmo volentieri fatto a meno” esordisce con una bella risata Sasha Drews, “ma tant’e’, come si dice quando sei in ballo non ti resta che ballare per cui abbiamo affrontato con la maggior calma possible tutti gli imprevisti, il piu’ delle volte poco piacevoli”.
Sasha Drews
Portage e’ la storia di quattro ragazzine che il fratello di una di loro, appena un po’ piu’ grande guida in un’ avventurosa vacanza di canoa e camping alla scoperta di uno dei posti piu’ belli e selvaggi del Canada, nell’ Ontario del nord, non lontano da Sudbury. Steph, la sua sorellina ha una paura terribile dell’acqua, per cui si parte gia’ con un problema, a cui si aggiunge una sottile tensione romantica che finira’ per sfociare nella tragedia, costringendo i superstiti ad un estenuante, disperato viaggio di ritorno verso il mondo civilizzato.
Portage
Coprotagonista di questo film che ti fa trattenere il respire fino all’ultima imagine, l’affascinante, pericolosa natura di certi paesaggi canadesi, di una bellezza quasi insostenibile che ti cattura in un sogno da cui e’ difficile uscire, come le situazioni che si vanno via via dipanando in un crescendo di intrigo e suspence costringendoti a pensare al misterioso mondo dell’adolescenza, ai legami familiari e alla minacciosa influenza a volte della natura.
Portage
Costato 30.000 dollari canadesi e girato interamente in digitale per abbattere i costi Partage ha riservato ai componenti della troupe non poche sorprese. A cominciare dal tempo caldo in maniera insopportabile per il Canada, tanto che disidratazione e insolazioni sono state all’ordine del giorno con ricoveri in ospedale.
Portage
“Nonostante questo avevamo pianificato di girare alcune scene di pioggia dal vivo”, ricorda adesso con un sorriso Sascha, “ma avendo pochi soldi non potevamo permetterci di affittare la macchina che simulasse una tempesta, per cui aspettavamo che arrivasse quella vera”. “Quell’estate pero’ era particolarmente secca quando all’improvviso ecco un temporale in un giorno in cui i metereologi avevano assicurato bel tempo. Decidemmo di far diventare quello che stavamo girando una scena di pioggia ma il maltempo degenero’ pesantemente ed in brevissimo tempo, restammo senza elettricita’.
Miller Matthew
A complicare le cose poi – continua il regista de3l film - il fatto di stare girando su un isolotto estremamente pericoloso perche’, come ci dissero dopo era pieno di rocce elettroconduttrici, e solo poco tempo prima una famigliola che si era accampata li’ per le vacanze aveva trovato la morte durante una tempesta…. Per fortuna ne siamo usciti indenni, ma le assicuro che e’ stato un gran brutto momento”. Mariangiola Castrovilli