Storie di donne
per Amore criminale

Dal 3 novembre su Raitre, alle 23.40, inizia la trasmissione Amore criminale, 14 puntate tra sentimenti e morte. I destini delle vittime femminili. Nella prima metà del 2007, ben 57 italiane perite per mano di uomini.
Giancarlo Leone

Camila Raznovich

In Italia l’amore continua ad uccidere. Nella prima metà del 2007, almeno 57 donne sono morte per mano di un uomo. Erano 112 nel 2006 e 134 nel 2005. Una contabilità di sangue che non si arresta. E che uccide una donna ogni tre giorni.

Camila Raznovich


Ognuna delle vittime, conosceva bene il proprio assassino. Era il fidanzato, il marito, il compagno di una vita. L’uomo che un giorno a ognuna di loro aveva detto “Ti amo” e che le ha uccise, non potendo sopportare l’abbandono, la separazione o il rifiuto. Dal 3 novembre alle 23.40, su Raitre, torna Amore criminale, programma condotto da Camila Raznovich e firmato da Matilde D’Errico, Maurizio Iannelli e Luciano Palmerino. Racconterà in 14 puntate di seconda serata e in una puntata di prima serata (in onda venerdì 4 gennaio alle 21.05) storie di donne che, attraverso l’amore, sono andate incontro alla morte.

Camila Raznovich

Sono ragazze, mogli e madri normali: ognuna con il proprio bagaglio di sogni e desideri. Accomunate dallo stesso tragico destino: innamorate di un uomo che diceva di amarle più di ogni cosa al mondo e, insieme, vittime del possesso. “Amore criminale – ha commentato Ruffini, direttore di Raitreè un programma importante, racconta e spiega la realtà”. “Questo programma – ha osservato Anna Maria Catricalà, capo struttura di Raitreè molto cresciuto. Il telespettatore, infatti, deve cogliere il movente”.

Camila Raznovich


Cerchiamo – ha spiegato Camila Raznovichdi evitare l’enfasi che non aiuta”. Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti Roberto Sgalla, direttore delle relazioni esterne della Polizia di Stato e il colonnello Agovino, responsabile Comunicazione dell’Arma dei Carabinieri. “A noi – ha sottolineato Sgalla – interessano questo tipo di trasmissioni dal risvolto educativo. La denuncia è una tappa fondamentale: siamo attrezzati per ascoltare le vittime. Non un’operazione di immagine ma un servizio al cittadino”.
Giancarlo Leone

Camila Raznovich