Dopo “The Bourne Identity” e “The Bourne Supremacy”, ecco arrivare “The Bourne Ultimatum Il ritorno dello sciacallo”, per la regia di Paul Grengrass è il capitolo conclusivo di una fortunatissima trilogia iniziata nel 2002. Splendida l’idea di ambientare una parte del film a Tangeri, che fu uno dei ritrovi più frequentati dalle spie di tutto il mondo negli anni ’60. Il cast comprende i volti già noti dalle altre due pellicole, Matt Damon in testa e David Strathaim, Julia Stiles e Joan Allen. 120 minuti d’azione e di brivido. Alessandro Gallippi
E’ il momento d’oro di Matt Damon, consacrato come star di Hollywood, in questo recentissimo successo al botteghino americano, che affianca ora il veterano Bruce Willis, nella lotta al primo posto della classifica italiana dei più visti nel week end. Dopo “The Bourne Identity” e “The Bourne Supremacy”, ecco arrivare “The Bourne Ultimatum Il ritorno dello sciacallo”, capitolo conclusivo di una fortunatissima trilogia iniziata nel 2002.
Jason Bourne (personaggio creato dallo scrittore Robert Ludlum) è stato un ex agente della CIA, che ritrovatosi a bordo di un peschereccio senza memoria, inizia il suo viaggio alla ricerca del suo passato, braccato dalla stessa agenzia alla quale aveva giurato eterna fedeltà.
Con l’ingiusta accusa di omicidio, il giovane agente, inizia una personale vendetta ai danni dell’ex organizzazione nel capitolo successivo “Supremacy”, fino ad arrivare a quest’ultimo “Ultimatum”, dove un organizzazione di nuovi killer addestrati, tenterà di eliminarlo in una serrata lotta contro il tempo.
Tra calci pugni e pallottole, il nostro eroe cercherà definitivamente di ricomporre il suo misterioso passato, con la memoria azzerata e continuamente in fuga. Splendida l’idea di ambientare una parte del film a Tangeri, che fu uno dei ritrovi più frequentati dalle spie di tutto il mondo negli anni ‘60.
A Londra invece, e più precisamente alla stazione di Waterloo, assisteremo a 10 minuti davvero adrenalinici, in una delle scene d’azione e pedinamento più belle degli ultimi anni. Il cast comprende i volti già noti dalle altre due pellicole, Julia Stiles e Joan Allen.
La colonna sonora come sempre e composta dal bravissimo John Powell e il montaggio serrato ai limiti dell’adrenalina di Christopher Rouse, offrono due ore di puro intrattenimento tra inseguimenti spettacolari e uno script davvero ben delineato dallo sceneggiatore delle prime due pellicole Tony Gilroy, Parigi, Madrid, New York, Londra, Tangeri, sono lo sfondo alle acrobazie di Matt Damon, che anche stavolta si riconferma attore versatile, con una superba capacità di interagire perfettamente nei film d’azione.
“The Bourne Ultimatum” può camminare a testa alta a fianco di “Die Hard 4”, in questo autunno all’insegna dell’azione. Una pellicola che è pura semplice esaltazione cinematografica, da gustare in pieno schermo 16:9, che non cade mai nel già visto, soprattutto nella scena finale sul fiume, un chiaro risultato di un cinema da prendere come esempio e che insegna come anche una pellicola d’azione, possa essere un grande film. Bruce Willis avrà pane per i suoi denti. Alessandro Gallippi