Microsoft VBScript runtime error '800a000d'

Type mismatch: 'CInt'

/public/Engine/CBrowser.asp, line 35 quindicinale di arte cultura e spettacolo
Login | Guestbook | Immagini | Downloads | Mappa | 4 utenti on line
MENU

   Home
   Contattaci
   Chi Siamo
   Job oppurtunities


Rubriche

   Arte
   Cinema
   Eventi
   Libri
   Moda
   Mondomedi@
   Spettacolo
   Televisione
   Web Television


Pittori

   Galleria Digitale
   Giovani Promesse
   Maestri
   Nuovi Talenti


Archivio

   Archivio 2001- 2006


Multimedia

   Audio Interviste
   Video


 
L'arte americana a Brescia

Udskriv SidenStampa Send denne side til en venInvia ad un amico 

“AMERICA”.
L’arte americana
dell’800 a Brescia

Con 240 opere pittoriche, 60 foto d’epoca, 10 sculture e 80 oggetti rituali dei nativi, due sale multimediali, a Brescia nel Museo di Santa Giulia, dal 24 novembre 2007 al maggio 2008, ci sarà una grandissima esposizione dedicata all’arte americana del XIX secolo. Curata da Marco Goldin coadiuvato da Barbara Bemberg, ha un catalogo Linea d’Ombra di 600 pagine.
Emilia Dodi

Thomas Cole: "Fiume a Catskills", 1843.
Museum of Fine Arts, Boston, dono di Martha C. Karolik
per la M. and M. Karolik Collection of American Paintings

Quasi nessuno che non sia addetto ai lavori,  conosce l’arte americana del XIX secolo. Benissimo ha fatto Marco Goldin con la sua organizzazione Linea d’Ombra, a promuovere questa mostra. Va detto che alla base della pittura di paesaggio americano c’è il pensiero filosofico di R.W.Emerson che teorizzò una visione religiosa della natura e di H.D.Thoran che considerò la natura una grande sorgente d’ispirazione in modo che l’arte divenisse strumento per apprezzarla.
Frederic Edwin Church:
"Le cascate del Niagara sul versante americano", 1867. National Gallery of Scotland, Edimburgo

P rima del 1825 la pittura di paesaggio non era molto praticata, anche se ci sono opere importanti dipinte da W.Allston, primo artista romantico, nonché di T.Doughty che, seguendo la moda europea, inseriva nelle opere rovine inesistenti. E’ con Thomas Cole pittore, scrittore e poeta, che nacque la vera pittura di paesaggio. Facendo sue, in parte, le idee dei due filosofi, colse l’aspetto morale della natura, la cui purezza era esempio di virtù per l’uomo.

Thomas Cole, Sera in Arcadia, 1843. Wadsworth Atheneum Museum of Art, Hartford, CT. Lascito di Mrs. Clara Hinton Gould



Il gruppo che si formò attorno a questi si chiamò Hudson River School della quale fecero parte anche il suo successore A.B.Durand e E.Church. Cole e Durand dipinsero opere di grande formato. Il tratto caratteristico di questa scuola fu la grande attenzione alla luminosità, come fece anche Asher Brown.

Frederic Remington,
Segnale con la coperta, 1909. Museum of Fine Arts, Boston. Lascito di Stephen e Priscilla Davies in memoria di William A. e Ruth Ward Paine

Per la seconda generazione vanno citate le opere di Gifford, Head, Inness e Kensett. La seconda sezione è dedicata alle cascate del Niagara. dove c’è la bellissima opera dipinta nel 1857 da Edwin Church. Ci sono inoltre pezzi di Allerth Bierstadt e altri, tutti artisti alla ricerca della loro identità storica.

 

Thomas Moran, Lower Falls, Yellowstone Park (Il Grand Canyon di Yellowstone), 1893. Gilcrease Museum, Tulsa


Nella III sezione c’è la scoperta del paesaggio esotico e tropicale. I pittori iniziarono i viaggi verso il Sud america e qui sono riunite le opere di Heade e Church, il primo raggruppava animali e fiori , il secondo preferiva dipingere montagne e fiumi.

Winslow Homer,
Insidie nella nebbia, 1885. Museum of Fine Arts, Boston. Otis Norcross Fund

Una sezione, la quarta, è dedicata al viaggio in Italia. Cole dipinse a Roma cinque quadri del medesimo soggetto per evidenziare la decadenza della civiltà romana, mentre Cropsey, che restò a Roma quattro anni, decise di unire natura e architettura, valendosi delle particolari luci mediterranee. Ma altri pittori sono presenti in questa sezione.

John Singer Sargent,
Mrs. Charles E. Inches (Louise Pomeroy), 1887. Museum of Fine Arts, Boston. Dono anonimo in memoria di Louise Brimmer Inches Seton, figlia di Mrs. Charles Inches


Per la pittura di frontiera del secondo Ottocento, ci sono le raffigurazioni delle Montagne rocciose e quelle della Sierra Nevada dipinte da Albert Bierstadt che lo fecero conoscere come pittore dell’Ovest, mentre George Catlin fu quello che più si interessò a far conoscere la cultura dei nativi. In questa sezione è anche largamente celebrato Buffalo Bill.

Buffalo Bill's Wild West

Per l’impressionismo di stampo americano che si deve agli artisti che si trasferirono a Parigi come Mary Cassatt, Sargent e Whistler, la conoscenza negli USA fu dovuta alla mostra degli impressionisti francesi che portò a New York il mercante Duran Ruel. Fece scalpore e molti pittori decisero di recarsi in Francia. Qui si vede l’influenza francese su Chase, Robinson, Weil e Hassan. Molto interessante è la sezione dedicata alla ritrattistica e alla figura. I più importanti sono gli artisti legati alla cultura europea come Mary Cassatt e Thomas Eakins. L’ottava sezione è quella che dimostra la decadenza di una pittura prettamente americana e l’inizio del postimpressionismo. Molte sono le iniziative collaterali che si terranno a Brescia, tra le quali un convegno internazionale di studi sulla cultura americana.
Emilia Dodi

Mary Stevenson Cassatt, Abbraccio materno, 1902 circa. Museum of Fine Arts, Boston. Dono di Miss Aimée Lamb in memoria di Mr. e Mrs. Horatio Appleton Lamb