L’etoile argentina si è esibito dal 18 al 28 ottobre al Teatro Smeraldo di Milano e al Teatro Sistina di Roma nel suo ultimo tour italiano. Un’ora e mezzo emozionante ed esaltante, fra arte, tecnica e passione. Julio Bocca ha annunciato che si ritirerà dalle scene il prossimo 22 dicembre, con un recital nella “sua” Buenos Aires. Gloria Bondi
Julio Bocca
Una piccola orchestra su una scena nuda suona i grandi tangos del repertorio latino-americano. Due voci - quella di Gisela Sara e quella di Esteban Riera – danno vita a strofe di struggente poesia. Sei danzatori trasformano idee e sentimenti in movimenti, tracciando sorprendenti traiettorie di perfetta leggerezza.
Julio Bocca
Julio Bocca, stella indiscussa della danza, torna per l’ultima volta in Italia con il suo Ballet Argentino. Ha annunciato che il 22 dicembre di quest’anno si esibirà per l’ultima volta e lo farà nella “sua” Buenos Aires. Nel frattempo è impegnato in un tour che tocca tutti i teatri e le compagnie che negli ultimi due decenni hanno visto la consacrazione del suo mito. Primo fra tutti l’American Ballet Theatre, con cui ha danzato per l’ultima volta, nel 2005 uno dei suoi cavalli di battaglia, il “Don Quijote”. In Italia ha portato “Boccatango”, un omaggio all’anima argentina, che è anche uno fra i suoi recital più acclamati dal pubblico di mezzo mondo.
Julio Bocca
Un’ora e mezza di pura emozione, capace di incantare davvero tutti. E di emozionare all’unisono persone di ogni età e condizione, estimatori, ammiratori e addetti ai lavori. Ce n’è per tutti. Affiancato da Cecilia Figaredo e da altri straordinari danzatori - Victoria Balanza, Lucas Oliva, Benjamin Parada, Lucas Segovia, Oscar Escudero - Julio Bocca trasforma in mille passi perfetti le musiche dei grandi del tango (ci sono proprio tutti: Gardel, Piazzolla, Aieta, Canaro, Discepolo, Francini, Stampone, Pugliese, Charlo, Expòsito, Caprio, Mores) e le coreografie di Ana Maria Stekelman. Infinite volte attraversa la scena e fende l’aria irridendo alla forza di gravità e alle leggi della fisica.
Julio Bocca
Ci stupisce ancora regalandoci alcuni dei suoi cavalli di battaglia più noti, come le coreografie in cui danza solo in scena su un tavolo e su una scala. Commuove e incanta la passione e il talento e quella biografia che sarebbe tanto piaciuta a Frank Capra. Nato 40 anni fa a Munro, provincia di Buenos Aires, Julio Bocca a un anno e mezzo mette piede per la prima volta su un palcoscenico e inizia a studiare danza sotto la guida di sua madre Nancy. Dopo tanti successi in patria sarà il grande Baryshnikov, direttore dell’American Theatre, a spalancargli le porte del tempio della danza a stelle e strisce e anche quelle della sua età dell’oro. Negli ultimi venti anni Bocca ha danzato ovunque e con alcune delle etoile più importanti quali Natalia Makarova, Carla Fracci, Cinthya Gregory, Nina Aniashvili, Noelle Pontois. E’ stato anche partner abituale di Alessandra Ferri con la quale ha creato una coppia paragonata dal NY Times alla leggenda Nureyev-Fonteyn.
Julio Bocca
Ed ora ecco l’addio alla ribalta, ma non alla danza. Resta quello che forse è stato il suo sogno più grande: una compagnia per aiutare i giovani talenti della sua Buenos Aires. Un sogno realizzato nel 1990 con la fondazione del “Ballet Argentino” la compagnia con cui Bocca ha girato tutto il mondo e che rappresenta oggi una inarrestabile fucina di talenti. E’ forse questo il suo progetto e la sua eredità più grande. Il perno, probabilmente, di quella nuova vita che l’aspetta al di là delle luci del proscenio. Arrivederci, Julio, e buena suerte. Gloria Bondi