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I premiati alla festa del cinema di Roma

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Ennio Morricone alla festa del cinema di Roma

I Premiati della festa
del Cinema di Roma

La festa del Cinema di Roma è cresciuta, le cifre orgogliosamente esibite a fine kermesse la dicono lunga sui risultati ottenuti rispetto all’anno scorso che pure era stato un successo. La manifestazione cinematografica targata 2007 parla di un aumento del 33% degli spettatori con 62.000 biglietti venduti, 102 film ufficiali, 33 schermi, 670 proiezioni, 600 mila visitatori dei luoghi della festa e numerosi eventi collaterali come 5 concerti, due Mostre come Fellini Onirycon e quella sul Signor Bonaventura, oltre a quelle dedicate al Focus sull’India, poco seguite purtroppo dall’incalzante sovrapporsi di avvenimenti, film, incontri e retrospettive in dose….massiccia.
Mariangiola Castrovilli

 


L'interprete femminile Ellen Page e la sceneggiatrice Diablo Cody del film Juno 

L’ Ideatore  e patron della Festa Goffredo Bettini sprizza orgoglio da tutti i pori quando afferma che i risultati “confermano la nostra vocazione alla festa popolare. Noi non siamo un evento dedicato alla festa del cinema, non  a quella comunità che trasmigra da un fazzoletto all’altro del mondo spesso in modo auto-referenziale. Noi siamo una festa per la gente perché crediamo che la cultura innalzi la coscienza delle persone e gli dia una speranza”.

 

E di speranza si parla, dopo  lo splendido concerto di chiusura diretto dal Maestro Ennio Morricone con l’Orchestra e coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che ha mandato il pubblico in visibilio, nel breve filmato a sorpresa Lettera agli spettatori dei Centoautori , che dopo aver  rinunciato a boicottare l’ anteprima di Coppola, hanno preferito l’idea di trasmettere delle immagini per negare senza inutili ricami e con dichiarazioni flash di cento lavoratori dello spettacolo, dai più noti ai meno conosciuti, lo scontato mito del nostro cinema super assistito, chiedendo invece più attenzione e maggiori risorse perché “il nostro paese non può essere raccontato solo dalla tv”.

Ennio Morricone


Una sequenza del film Juno

Ed eccoci ai premi, in una cerimonia troppo lunga perché per ogni premio oltre a chi lo da e chi lo riceve c’è anche lo sponsor che vuole salire sul palco allungando il brodo con un’ indecorosa overdose  di parole. Presentatori ufficiali Vincenzo Mollica in smoking e Martina Colombari, molto impegnata, tra una presentazione e l’altra a tirarsi vigorosamente su il corpetto, timorosa forse di un involontario spogliarello.

 

Il prestigioso Marc’Aurelio, rispettando per una volta i pronostici, è andato a Juno, la storia dissacrante e piena di humor dell’ indesiderata  gravidanza  di una sedicenne, firmata da Jason Reitman, tornato in fretta e furia dagli States, dove festeggiava il primo compleanno della figlia Lucy. “Abbiamo avuto una splendida accoglienza” ringrazia commosso il regista figlio di Ivan, (l’autore di Ghostbusters), “forse perché siamo riusciti a raccontare in modo divertente un tema complesso. Questo premio mi fa sperare di avere buone opportunità all’estero, ma devo buona parte del successo alla sceneggiatura di Diablo Cody”.

Jason Reitman riceve il Marc'Aurelio
per Juno


Ellen Page

E lei, salita con lui sul palco, spiritosa nell’abitino corto e cappellino, fa subito vedere di che pasta è fatta, una farfalla dalle ali d’acciaio che dopo aver conquistato Hollywood sta già lavorando per Spieberg. Le voci che la precedono parlano di un passato quanto meno poco tradizionale da spogliarellista e di lavori in un call center erotico….

 

Non è esatto, ero una semplice operatrice di linea…” risponde con un sorriso impertinente. Premio speciale della Giuria ad Hafez di Abolfazl Salili, Marc’Aurelio per la miglior attrice a Jang Wenli in Li Chun (And the Spring Comes) che poco diplomaticamente ha commentato che avrebbe preferito il “riconoscimento per il miglior film, firmato tra l’altro da mio marito Chang Weei Gu, ma sono felice lo stesso perché trovo che sia significativa la storia di una ragazza semplice che vuole studiare l’Opera, venga premiata nel paese della lirica”e a Rade Serbedzija miglior attore per Fuggitive pieces di Jeremy Podeswa.

Rade Serbedzija



L’attore serbo croato ha già ricevuto parecchi premi ma questo Award l’ha dedicato “a tutte quelle persone che parlano inglese, francese, tedesco o italiano con un accento un po’ buffo e che in altri paesi cercano lavoro, normalità, dignità”. Il Premio Alice nella città K12 è andato a Canvas di Joseph Greco, mentre quello Alice young adult a Meet Mistr Daddy ed il Paolo Ungari-Unicef sezione letteraria di Alice nella città a Ragazzi di camorra di Pina Variale.
Sean Penn, già ripartito, si è aggiudicato con il suo bellissimo e coinvolgente “Into the Wild il Premio Fastweb , mentre una menzione speciale è andata a Giorni e nuvole di Soldini con la coppia Albanese Buy.

Joseph Greco, Pina Varriale e Kwang Su Park

SelfCinema, la distribuzione fatta dagli spettatori ha segnalato And When Did You Last See Your Father? di Anand Tucker, Premio Lara a Giuseppe Battiston per La giusta distanza di Mazzacurati. Il Cult per il miglior documentario nella sezione Extra, se lo è attribuito Anna Broinowski per Forbidden Lies e menzione speciale a Manda Bala di Jason Kohn.

Anna Broinowski



Infine il Premio Oreal Paris per il miglior maquillage  a Valentina Lodovini per La giusta distanza di Mazzacurati.
Mariangiola Castrovilli

Valentina Lodovini