Login | Guestbook | Immagini | Downloads | Mappa | 134 utenti on line
MENU

   Home
   Contattaci
   Chi Siamo
   Job oppurtunities


Rubriche

   Arte
   Cinema
   Eventi
   Libri
   Moda
   Mondomedi@
   Spettacolo
   Televisione
   Web Television


Pittori

   Galleria Digitale
   Giovani Promesse
   Maestri
   Nuovi Talenti


Archivio

   Archivio 2001- 2006


Multimedia

   Audio Interviste
   Video


 
La busta di Spiro Scimone

Udskriv SidenStampa Send denne side til en venInvia ad un amico 

La busta di Spiro Scimone

Al Teatro India di Roma è di scena fino al 31 ottobre La busta di Spiro Scimone, per la regia di Francesco Sframeli. L’ evento è imperdibile perché i cinquantacinque minuti di rappresentazione incollano alla sedia, sorprendono, disorientano e tendono l’attenzione sul filo della suspense. Alla fine dello spettacolo, si esce appagati da una prova di teatro perfetta, essenziale e implacabile.
Susanna Battisti

 



Il palcoscenico è occupato da una parete spoglia alla quale si appoggia una scala di ferro. Un Signore (Sfarmeli) entra in scena con una grossa busta e chiede di parlare con il Presidente che lo ha convocato per ragioni a lui ignote. Il Segretario( Scimone) se ne sta seduto su una sedia intento a guardarsi allo specchio.

 

Alle legittime domande del Signore, il Segretario risponde in modo elusivo e con battute che vanno oltre l’assurdo. Di fatto spiazza l’interlocutore sviandolo su questioni insensate.

 



Il linguaggio scarnificato si sostanzia di ripetizioni asfittiche della stessa frase in forma affermativa e interrogativa, oppure di battute ritrite che paralizzano la comunicazione ma che hanno il potere di stabilire un rapporto di dominio di un interlocutore sull’altro. Violenza , sopraffazione e abuso entrano per la prima volta nella drammaturgia scimoniana con una forza che lascia esterrefatti. Di tanto in tanto entrano in scena un Mister X , recluso in un armadio, e un Cuoco. I dialoghi, intervallati da pause e silenzi, vengono interrotti anche dalle urla di un orologio che annuncia l’inizio e il termine di una fantomatica lezione di democrazia.

 

L’assenza totale di riferimenti ad una realtà riconoscibile e l’ambiguità dei ruoli dei personaggi amplificano l’insensatezza del sopruso. Non mancano gag da cinema muto e l’effetto è irresistibilmente comico e terribilmente tragico allo stesso tempo.

 


I quattro attori, Francesco Sfarmeli, Spiro Scimone, Nicola Rignanese, Salvatore Arena, tengono alta la tensione grazie ad un impeccabile controllo dei movimenti e ad una misurata orchestrazione dei tempi di battuta. L’azione si evolve in un crescendo di folle concitazione, di gesti inconsulti tesi ad un  finale tanto inatteso quanto paradossale. L’eredità di Beckett e  di Kafka, sono innegabili anche se Scimone si emancipa dai modelli, creando un linguaggio teatrale personalissimo.La busta è un grido d’accusa, un vero e proprio schiaffo in faccia alla volgarità del potere, un potere senza volto e che pertanto può assumere diverse facce.
Susanna Battisti