Al Ghione di Roma, la “commedia perfetta” di Luigi Pirandello
Per la prima volta sulla scena del Teatro Ghione di Roma, il capolavoro di Luigi Pirandello, definito “commedia perfetta” ma soprattutto summa del pensiero teatrale pirandelliano. Ottimo l’allestimento di Giuseppe Venetucci e la prova di tutta la compagnia. Fino all’11 novembre. Gloria Bondi
Antonio Fattorini
Dovette essere veramente uno shock per gli spettatori del Teatro Valle di Roma, assistere alla prima rappresentazione di “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, quella sera del 1921. Forse mai si era vista su una scena italiana una piéce più straordinaria e trasgressiva. Una “commedia da fare” come la definì l’autore, ma soprattutto un assoluto rovesciamento di tutti i canoni del teatro borghese.
Evelina Nazzari
Oggi la riporta in scena il regista Giuseppe Venetucci, al Teatro Ghionedi Roma, alla guida di un’ottima compagnia di interpreti talentuosi e versatili. Come da locandina citiamo Antonio Fattorini, Mico Cundari, Marina Lorenzi, Evelina Nazzari, Daniele Aureli, Paola Bacchetti, Cesare Belsito, Nadia Brustolon, Maurizio Di Carmine, Carmen Onorati e Bruno Viola.
Marina Lorenzi
Tutti eccellenti nel disegnare gli indimenticabili personaggi senza autore e senza copione partoriti dalla geniale fantasia di Pirandello. Sei personaggi creati da una mente feconda che non poté – o non volle - donare loro l’opportunità di vivere la loro storia sulla scena. Innocenti e colpevoli al tempo stesso, straziati da infinite contraddizioni, teneri e furenti, bramosi di vendetta e di riscatto.
Mico Cundari
Creature incompiute, eppure “interessantissime” come esse stesse si definiscono, si svelano e si celano in continua osmosi con gli interpreti che, invano, tentato di “essere loro”. Venetucci, come nel suo stile, è efficacissimo nel portare in scena il testo in modo moderno e avvincente, ma al tempo stesso restando fedelissimo all’originale e alla sua poetica. Bella prova di stile sono i giochi di colore nei costumi - rosso per quelli della compagnia teatrale, bianco e nero per quelli dei sei personaggi – le musiche di sapore contemporaneo, gli effetti suggestivi di luci e ombre. Da vedere. Fino all’11 novembre. Gloria Bondi