Al via un nuovo servizio, Blyk, che regala Sms e minuti di conversazione a chi accetta di ricevere messaggi pubblicitari sul proprio telefonino. Luana Andreoni
Blyk, un operatore mobile inglese virtuale, ha lanciato un servizio innovativo che non mancherà di sorprendere: chi accetta di ricevere sul proprio telefono dei messaggi pubblicitari multimediali, riceverà in cambio dei minuti di traffico e degli sms a costo zero.
Per poter usufruire dell’offerta, bisogna di avere un’età compresa tra i 16 e i 24 anni, disporre di un telefonino predisposto per ricevere gli Mms, risiedere in Inghilterra e avere un invito Blyk, che si puo’ facilmente ottenere nei negozi specializzati o nei punti informativi della campagna.
Una volta accettati da Blyk come utenti, parte il servizio: è possibile indicare una serie di prodotti sui quali si preferisce ricevere pubblicità, e accettare fino a sei inserzioni giornaliere. In cambio si ottengono ben 217 Sms e 43 minuti di chiamate al mese verso ogni altro operatore.
L’adesione all’offerta non è vincolante: si può decidere di tornare ai vecchi sistemi, pagando per intero il traffico consumato e continuando ad utilizzare la tessera Sim.
L’idea è piaciuta a molti e ha già raccolto l’adesione di grandi marchi internazionali, come Buena Vista, Coca Cola e L’Oreal, ed è probabile che in futuro se ne aggiungano altri.
Blyk è un soggetto nuovo, con una proposta originale e aggressiva, ma ha una storia che riporta alle origini dei cellulari: uno dei suoi padri fondatori è Pekka Ala-Pietil, già presidente di Nokia. L’altro è Antti Öhrling, un esperto del mondo pubblicitario.
Non stupisce che l’offerta sia riservata ad un pubblico di giovanissimi: l’utilizzo del cellulare, ed in particolare degli sms, è dilagante tra i ragazzi, e molte compagnie stanno studiando formule nuove per accontentare un target sempre più esigente.
Certo a nessuno piace essere importunato con messaggi indesiderati, ma lo scotto da pagare, tutto sommato, non è un gran che se paragonato al beneficio di poter risparmiare un pochino sulla bolletta. O sulla paghetta, perché molti teenagers spendono gran parte dei loro soldi in ricariche telefoniche e servizi per il cellulare, come suonerie o animazioni. Un pubblico adulto, probabilmente, preferisce spendere di più o contenere l’uso del telefonino ma salvaguardare la propria tranquillità. La pubblicità, del resto, ci segue ovunque, e forse portarsela in tasca è davvero troppo. Luana Andreoni