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Jane Fonda alla Festa del Cinema di Roma |
Parola d’ordine non arrendersi mai, questo deve essere stato il principio informatore di tre fantastiche attrici Jane Fonda, Cloris Leachman (premio Oscar per L’ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich anche lui qui alla Festa con The Dukes) e Shirley Knight interprete de La dolce ala della giovinezza, come ci hanno dimostrato in Le ragazze degli Anni 70, un’ affollatissimo incontro col pubblico accorso per cercare di scoprire la versione al femminile del mito di Faust. Si perché sono tutte e tre attraenti, piene di vita e d’ironia. Quale il segreto di quest’eterna giovinezza? E’ una Jane più scanzonata e a 70 anni più bella che mai a rispondere, “Il segreto della mia bellezza è…sesso, tanto sesso”. Mariangiola Castrovilli |
Jane Fonda |
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Il pubblico è curioso e comincia a bombardarle di domande mentre dietro, sul grande schermo scorrono le immagini dei loro film più significativi, ecco Jane in Tornando a casa in cui Hal Hashby affronta un tema allora scottante come la guerra in Vietnam. |
Jane Fonda |
“La guerra era appena finita” ricorda Jane “e nessuno voleva fare questo film. Sul set ci fu molta improvvisazione, ma era importante parlare di cosa succedeva ai reduci da quell’inferno. Li ho ascoltati per tre anni e avrei anche prodotto il film. Alla fine furono in molti i militari che ringraziandoci ci dissero che si erano riconosciuti”. |
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Jane Fonda |
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Ed è proprio Jane a fare la parte del leone in quest’incontro, ha un caratterino pepato e lo mostra, quando si parla di Godard :“ un misogino totale, non ho nessun rispetto per lui e spero di non incontrarlo più” o della fatica dell’attore, retaggio soprattutto degli attori dell’Actor’s Studio “non sono poi così intellettuali, ti dicono che devi ridere e ridi, che devi piangere e piangi, s’impara e poi lo fai e basta. Io non crederei però a quello che dicono di svegliarsi la mnattina mantenendo in sospeso una situazione sullo stesso piano emotivo fino al ciack”. |
Cloris Leachman |
“ Fondamentale” interviene Cloris Leachman, mentre passano le immagini in cui veste i panni della teribile frau Blucher in Frankestein junior “è rilassarsi per raggiungere la concentrazione necessaria e far ridere è senz’altro più difficile che commuovere, perché bisogna metterci più impegno, crederci di più”. |
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Cloris Leachman, Jane Fonda e Shirley Knight |
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Recitare è bello, appagante, ma ci sono anche momenti difficili…. Per Shirley fu “in Giappone con Yul Brunner. “Eravamo tutti affamati e per pranzo c’era solo sushi. Ma a Yul non piaceva, per cui dopo poco comparve una cadillac da cui scese un uomo col cappello da cuoco che tirò fuori dal bagagliaio piatti succulenti che servì solo a Yul. Il quale divorò tutto senza scomporsi, davanti a noi che lo guardavamo sempre più affamati”. |
Jane Fonda |
Per Cloris invece il momento più brutto arriva a Broadway mentre recitava in teatro Come vi piace, con la ‘signora’ Katherine Hepburn, la star della pièce. “Aspettavo in camerino che qualcuno venisse ad avvisarmi per entrare in scena ma evidentemente se ne dimenticarono. Quando me ne accorsi entrai trafelata in palcoscenico dove Kate continuava a recitare da sola. A spettacolo terminato mi si avvicinò gridandomi ‘tu, maledetta maiala’. Lo trovai orrendo”. |
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Jane Fonda |
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Ma è Jane a commuoverci con il ricordo più doloroso. “Ero sul set di Sul lago dorato dove recitavo con Katherine Hepburn e mio padre Henry. C’era una scena in cui dovevo dirgli quanto l’avevo amato, esattamente quello che avevo sempre sentito dentro, tutta vita senza mai però averglielo espresso. Sentivo che non ce l’avrei mai fatta, se non fosse stato per la Hepburn che, nascosta dietro ai cespugli mi mostrava i pugni facendomi capire che ‘dovevo’ farlo. E qualcosa all’improvviso si sbloccò facendomi finalmente confessare a mio padre quanto l’amassi”. Mariangiola Castrovilli |
Jane Fonda | |