Pagina correlata:
La Baronessa di Carini

A tu per tu con Vittoria Puccini

E' riapprodato in tv – il remake de L’amaro caso della Baronessa di Carini, andato in onda nel 1975 – La Baronessa di Carini, per l'appunto, che rivive oggi con Vittoria Puccini nei panni della protagonista. Visum ha incontrato la protagonista.
Giancarlo Leone

Vittoria Puccini



E' riapprodato in tv – il remake de L’amaro caso della Baronessa di Carini, andato in onda nel 1975 – La Baronessa di Carini, per l'appunto, che rivive oggi con Vittoria Puccini nei panni della protagonista. Visum ha incontrato la protagonista.

Vittoria Puccini

Vittoria, lo sa che questo è un remake e che lo stesso sceneggiato è andato in onda nel 1975?
Sì lo so. Ho visto il vecchio sceneggiato ed è molto diverso dal nostro: manca tutta la parte legata alle percezioni di Laura.
Questo film tv è molto diverso. L’originale era ambientato in epoca napoleonica, nel 1812, questo sposta l’azione al 1860, alla vigilia dello sbarco dei Mille. E anche la storia si discosta parecchio. Qui si dà molto più spazio al lato paranormale e al mistero. E poi non c’è il finale tragico. E poi è interessante e bello – spiega l'attrice ai nostri microfoni - vedere quanto è cambiata la tv. Mi è molto piaciuto il ruolo da me interpretato, quello di Laura Lanza che attraverso visioni e percezioni sensoriali, vive come se la sua esistenza fosse già stata vissuta da un’antenata”.

Vittoria Puccini


Sembra da come ne parla che sia rimasta colpita da questo fatto di cronaca.....
Sono affascinata dalla storia di Laura, che tutti nella storia additano come una pazza. In un primo momento, quando anche i muri del castello in cui vive sembrano darle dei segni inspiegabili, anche lei comincia a crederci. Poi decide di abbandonarsi a queste visioni e scopre che l’apparente follia, altro non è che una sensibilità particolare grazie alla quale riesce a cogliere degli avvenimenti che chi le sta attorno non riesce a percepire, riconducibili alla vita di una sua antenata che come lei aveva vissuto una storia d’amore finita nel sangue”.

Vittoria Puccini
La storia, quindi, si ripete. E cosa succede?
Alla fine sì, la storia si ripete ma in questo caso con un lieto fine. Non ha senso aggiungere altro: io quando vado a vedere un film ho voglia anche di scoprire quello che succede e se leggo qualcosa in anticipo mi rovino la sorpresa. Credo che tacere sui particolari del finale della storia – conclude - faccia bene al film, ma soprattutto al pubblico televisivo”.

 

Vittoria Puccini


Le è mai capitato di avere percezioni come quelle di Laura?
Sono scettica di fronte a questo genere di eventi anche se penso che una persona sensibile possa in qualche modo avvertire fenomeni al di là dei cinque sensi, ed avere delle intuizioni. Alcune amiche affermano di aver sognato fatti che poi si sono avverati. In questo caso la vita ha mandato loro dei segnali, che è stato opportuno cogliere. E non è necessaria una sensibilità particolare, che le persone possono avere o non avere- sottolinea l'attrice - ma è importante essere grandi osservatori di ciò che ci circonda e conoscitori di noi stessi. Ecco perché io credo che si tratti più di percezioni legate alla sensibilità del singolo individuo e non eventuali fenomeni paranormali”.

 

Vittoria Puccini

La storia ed il personaggio da lei interpretato sono siciliani. Lei, toscana, che rapporto ha avuto con la Sicilia?
La Sicilia ha sempre esercitato un grande fascino su di me. E’ come se mi mandasse un’energia positiva. Tutte le volte che ci vado sto bene. La trovo molto accogliente”.

Dove è stato girato il film tv?
Fra Roma e Palermo. In Sicilia ho notato che la storia della baronessa è ancora molto sentita. Ovunque fosse il set, c’era sempre una grande folla che ci dimostrava come quella leggenda sia ancora oggi molto viva. Non abbiamo, invece, girato al castello di Carini perché non è stato possibile. Ma siamo stati gentilmente invitati a visitarlo. Ancora, accompagnati da una grande folla”.
Giancarlo Leone

Vittoria Puccini