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Daniel Spoerri in mostra

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Daniel Spoerri, non per caso

I piccoli e grandi capolavori
di Daniel Spoerri in mostra

Dall’ 11 settembre al 27 ottobre 2007 la Galleria di arte moderna Ammann di Locarno accoglierà, nei suoi locali di via Panelle 10, la personale di Daniel Spoerri (1930) dal titolo Piccoli e grandi capolavori. L’artista di origini rumene, è approdato all’arte intorno agli anni ’50, dopo aver sperimentato la danza, il teatro e la poesia. La mostra, presentata dal critico Luca Venturi, consta di circa venti opere magistralmente disposte negli ambienti della galleria, nota ai fruitori per le sue esposizioni di pregiato valore artistico e straordinaria vivacità culturale.
Vittoria Severini
Daniel Spoerri
Le garage de l’écorché, 1994,
assemblaggio su stampa scanachrome
su tavola, 67x117x15 cm,
Courtesy Galerie Thomas Levy, Hamburg

L’artista racconta di se:” Non sono mai uscito da una linea diritta. Seguo il mio proprio cammino ma constato sempre più che tesso una sorta di motivo e che alla fine sono il solo da cui si possa attendere a ragione che sappia cos’è e cosa fa. La prime esperienze del maestro si concentrano sulla produzione di un’arte in serie, in multipli, la così detta Multiplication d’Art Transformable, a cui seguiranno la fondazione del movimento dei Nouveaux Réalistes, l’invenzione della Eat Art, la ricostruzione della storia e delle relazioni intercorse fra gli oggetti presi al mercato delle pulci, la fusione in bronzo di cose trovate per metterne in evidenza la forma finale ispirata a figure fantastiche, feticci o idoli misteriosi; ed ancora la riflessione sulla magia, il mistero, la morte, lo studio dell’antropologia, dell’anatomia, della genetica. Nonostante un così cospicuo bagaglio professionale, il suo nome rimane legato alla creazione dei Tableaux - pièges ossia i quadri trappola, realizzati saldando, su un supporto ligneo, oggetti trovati, avanzi di pasti o di rifiuti;

Daniel Spoerri
20 Objets de magie à la noix, 1966-67, assemblaggi d’oggetti in teche, varie dimensioni, Museum Morsbroich, Leverkusen.


come Giulio Carlo Argan asserisce: ”[egli]...preleva e fissa un insieme di oggetti così come si sono venuti casualmente accumulando su una tavola: a parte il riferimento alla poetica del caso Schwitteres (in cui i bricoleurs riconoscono il loro precursore), il tema ora è la lenta mutazione nel tempo dell’ambiente visivo. Qui è più palese l’intenzione della polemica: un’ossessione del conservare contro l’ossessione del consumare...”.

Daniel Spoerri
Memento Mori (La fille mère mise à nu par la mort, même), 1990, assemblaggio su tavola, 114x240x35 cm, Collezione Linda and Guy Pieters, Belgium

La rassegna si sviluppa lungo un percorso articolato da momenti improvvisi, da episodi imprevisti e fortuiti, realizzati non per caso ma studiati con oggettiva coerenza dal particolare al generale, dall’inizio alla fine: dai quadri di assemblaggi alle sculture in bronzo e così via fino ad arrivare al raro multiplo MAT del 1964.

Daniel Spoerri
L’optique moderne, 1961-1962, assemblaggio, tavole di legno con dispositivi ottici, 125x70x60 cm, Museum moderner Kunst Stiftung Ludwig Wien, già Collezione Hahn, Colonia


Non si può concludere questo breve ritratto dell’artista senza accennare al famoso Giardino di Daniele Spoerri che rinvia alla Fondazione istituita dal maestro nel 1988 a Seggiano in provincia di Grosseto. Il giardino-atelier è una sfida lanciata alla natura intesa come l’ultimo confine da oltrepassare: Hic Terminus Haeret. Qui egli ha collocato opere di creatori di fama internazionale e non solo; il luogo infatti accoglie mostre annuali estive aventi lo scopo di confrontare gli artisti già accreditati, con le giovani leve, attraverso la realizzazione di opere create per questo spazio espositivo. Il boschetto è aperto al pubblico e visitabile, a pagamento, dal mese di aprile al mese di ottobre.
Vittoria Severini

Daniel Spoerri
The Chief, 1991, “Corp en morceaux”, assemblaggio, 210x90x60 cm, Courtesy Galerie Thomas Levy, Hamburg