A New York i capolavori europei del ‘400-‘500'-600’-700
La Galleria Salander-O’Reilly di New York unitamente alla Whitfield Fine Art di Londra, presenta, dal 17 ottobre 2007 al 1 febbraio 2008, una grande esposizione di capolavori europei tra i quali un ritrovato Caravaggio. Questa collaborazione tra due gallerie consentirà di ammirare opere uniche. Icataloghi sono due e contengono anche i contributi di Mina Gregori e Claudio Strinati. Emilia Dodi
Simon Vouet, Saint Peter visiting Saint Agatha in Prison c. 1624
E’ stato necessario che due importanti gallerie come la Salander-O’Reilly di New York (22 East 71 street) e la Whitfield Fine Art di Londra si unissero per presentare tanti capolavori che possono essere ammirati e eventualmente acquisiti dai grandi musei. La mostra si divide in due parti.
Michelangelo Merisi (Caravaggio) Apollo the Lute player
La prima inerisce i capolavori italiani, tra i quali pezzi del Botticelli, Correggio, Parmigianino, Pontorno, Andrea del Sarto, Tiziano, Tintoretto e Guido Reni, nonché una scultura in bronzo di Pietro Paolo Romano, in unione a opere di Mattia Stoner, Simon Vouet e Francisco Goya.
Jacopo Caracci, Portrait of Francesca Capponi 1525-28
La seconda, tutta dedicata alla presentazione per la prima volta negli USA di un’opera del Caravaggio di collezione privata, della quale se ne parlava nei testi sull’artista come di una copia, ora recentemente attribuita al Maestro “Apollo Il suonatore di liuto”.
Andrea del Sano, The Madonna and Child with the infant
Per mostrare quest’opera, dipinta verso il 1599, è stato ricostruito in loco, lo studiolo del Cardinale Del Monte primo mecenate dell’artista. L’opera si trovava assieme ad altre tre nel Casino alPincio. E’ un’altra versione del Suonatore di liuto appartenente al Museo Hermitage. Sembra che l’opera sia stata acquisita nel 1726 dal Duca di Beaufort. Si credeva una copia, ma attualmente ha avuto l’imprimatur al Caravaggio sia da Sir Denis Mahon, che da due importanti esperti come Mina Gregori e Claudio Strinati. La tela fu descritta nei particolari dal Baglione nella sua biografia dell’artista, dove parlava di gocce di rugiada sparsa sui fiori e della caraffa che li conteneva riflessa sulla finestra, cose che mancano nella tela dell’Hermitage. L’opera è la prima volta che viene vista negli States e per questo è stato predisposto un catalogo a parte. In questa sezione è esposto un quadro di Simon VouetSan Pietro visita Sant’Agata in prigione, dove forte è l’influenza del maestro, già presentata nella mostra sui caravaggeschi a Cleveland.
Francisco Josè de Goya, Capricho with Five Heads c. 1821-3
Nell’altra sezione, ci sono due opere del Parmigianino, delle quali una scoperta da Federico Zeri. Del Botticelli c’è una Madonna con Bambino del 1500 circa; di Andrea Del Sarto è la Madonna con Bambino e San Giovannino dipinta nel 1513 e del Pontorno, Madonna, Bambino e San Giovanni Battista, opera che fu la prima di quest’autore pervenuta negli USA e acquistata da una collezione privata di Boston. Ancora del Pontorno è il ritratto di Francesca Capponi in veste di Santa Maddalena del 1525-28. Importante è il busto in bronzo di Ottavio Farnese eseguito da Paolo Pietro Romano.Del Goya c’è un pezzo che ha fatto parte fino al 1935 della Collezione Borbone-Orleans. Inoltre ci sono quadri del Tintoretto, Tiziano, Ludovico Carracci, VanDyck, El Greco, Jacopo Bassano, Orazio Gentileschi, Lanfranco e uno schizzo del Rubens. Sarà un’esposizione straordinaria. Emilia Dodi