Ottobre, con castagne , uva ed il primo vino novello ecco dal 18 al 27 la seconda edizione della Festa di Roma, che avrà come madrina niente meno che la splendida Sophia Loren, icona di intramontabile bellezza che tutto il mondo ci invidia. Quest’anno poi tutto è più soft, anche perchè il tempo ha aggiustato il tiro sulla presunta rivalità con Venezia, su cui si versò a suo tempo il classico fiume d’inchiostro. Mariangiola Castrovilli
Ottobre, con castagne , uva ed il primo vino novello ecco dal 18 al 27 la seconda edizione della Festa di Roma, che avrà come madrina niente meno che la splendida Sophia Loren, icona di intramontabile bellezza che tutto il mondo ci invidia.
Sophia Loren
Quest’anno poi tutto è più soft, anche perchè il tempo ha aggiustato il tiro sulla presunta rivalità con Venezia, su cui si versò a suo tempo il classico fiume d’inchiostro, perché, come ricorda Walter Veltroni, “fu proclamata la guerra tra la Mostra di Venezia e la nostra Festa. In Italia infatti non c’è nulla che possa essere diverso da una guerra, tutto viene vissuto come conflitto, altrimenti non esiste. Ma è stato un conflitto virtuoso.
Walter Veltroni
E poi noi portiamo bene, e di questi tempi non è poco”, commenta sorridendo il sindaco, pensando forse a La sconosciuta di Tornatore che ci rappresenterà agli Oscar e a The departed, che l’Oscar l’ha invece assicurato a Scorsese, presentati entrambi alla Festa 2006.
Giuseppe Tornatore
Formula vincente dunque questa nostra Festa romana, che pone l’accento sul cinema d’autore e d’attore sempre più rivolta al pubblico, come sottolinea anche Francis Ford Coppola che recentemente ha detto: “Non avrei più voluto andare ai festival, servono solo a fare polemiche e non c’è vero interesse per i lavori. A Roma invece mi pare ci sia voglia di scegliere e proiettare i film per gli spettatori”.
Francis Ford Coppola
Difficile il compito del direttorio che ha dovuto scegliere tra gli oltre 1122 lavori spalmati sulle varie Sezioni da Extra, diretta da Mario Sesti, a Cinema 2007 con Concorso e fuori concorso diretti da Giorgio Gosetti e Teresa Cavina, ad Alice nella città (Gianluca Giannelli),e Première (Piera Detassis).
Ecco allora 22 film provenienti da 18 Paesi tra Concorso (14), giudicati da una giuria popolare presieduta dal regista bosniaco Danis Tanovic premio Oscar per No Man’s Land, e Fuori Concorso.
Ad aprire la gara Ledeuxieme souffle di Alain Corneau e poi Fuggitive pieces di Jeremy Podeswa, Reservation Road di Jerry George, Caotica Ana di Julio Medem, Barcelona di Pontura Pons, Ce que mes yeux ont vu di Laurent de Bartillat, And the spring comes di Gu Changway, El pasado di Hector Babenco, Hafez di Abolfazi Salili, Mongol di Sergei Bodrow, L’amour caché di Alessandro Capone, La giusta distanza di Carlo Mazzacurati, L’uomo privato di Emidio Greco, e Juno di Jason Reitman.
Le deuxième souffle
Per la gioia di fans e cinefili un mare di stars a farsi ammirare, fotografare e salutare sul tappeto rosso di cui ben 11 premi Oscar, da Sophia Loren che avrà una retrospettiva e sarà premiata con il prestigioso Acting Award a Kate Blanchette, Geoffrey Rush, Francis Ford Coppola, Reese Whitherspoon, Sean Penn, Robin Williams, Gavin Hood, Hally Berry, Tim Robbins, Robert Redford regista e interprete di Lions for lambs insieme a Tom Cruise e Meryl Streep che porterà con lui.
Robert Redford
Tante le chicche di questa seconda edizione della Festa, come per esempio quella di Gilles Jacob, presidente del Festival di Cannes che offrirà a Roma un omaggio ad Anna Magnani, con il suo Chacun son cinema, lavoro di gruppo che ha prodotto per il 60° compleanno di Cannes, firmato da 30 maestri della settima arte, un piccolo gioiello sul filo dei ricordi, della passione e della memoria nella sala cinematografica. Mariangiola Castrovilli