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Incontro con Piers Handling al festival di Toronto 2007 |
Si sono spente le luci sul 32° TIFF, che da quest’anno sembra aver rubato lo scettro a Cannes, per lo meno secondo critici autorevoli come quello di Le Monde e di Time. Noi l’avevamo pronosticato ormai da qualche tempo, sia dai microfoni della Rai nella nostra trasmissione radiofonica quotidiana “Vedrai sullo spettacolo”, sia dalle pagine dei giornali e non per amore di questo ricco, fantastico Festival del Nord America, ma per un onesto riconoscimento di questa rassegna cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi 20 anni. Mariangiola Castrovilli |
Piers Handling |
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Ed anche i numeri parlano, quest’edizione targata 2007 ha infatti presentato su 28 megaschermi 349 film di 55 Paesi di cui 271 features, 4 mediometraggi e 74 corti. 234 sono state poi le prime mondali, internazionali o Nord americane per un totale di 29.764 minuti. |
Piers Handling |
546 minuti per il film più lungo e solo 2 per il più corto. 4156 è il numero dei lavori sottoposti al Festival di cui 3415 internazionali e 741 canadesi. Ma non vogliamo farci certo mancare il numero delle stelle presenti a Toronto, ben 500 da Brad Pitt corredato da Angelina Jolie, a George Clooney, Ewan Mc Gregor, Jude Law, Clive Owen, Colin Farrell, Viggo Mortensen, Cate Blanchett, Jake Gyllenhaal, Michel Cane, Reese Witherspoon, Keira Knigtley, Monica Bellucci, Naomi Watts, Charlize Teron, Uma Thurman, Jodie Foster…..insomma la crème de la crème dell’universo mondo cinematografico. |
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Piers Handling |
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Il successo di questo Festival, traghettato nel corso degli ultimi anni da un ruolo secondario ad una posizione di assoluta preminenza nel firmamento dei festival mondiali ha un nome ed un cognome, quello del suo dinamico direttore generale ed amministratore delegato Piers Handling, un uomo venuto su a pane e cinema e con un amore particolare verso quello italiano. |
Piers Handling |
Stretto tra Venezia, che termina tre giorni dopo il suo inizio e che quest’anno ha presentato un bel numero di prime americane in cartellone anche a Toronto e l’imminente Festa di Roma, Piers non poteva certo dormire sugli allori … “Adesso ci sono molti più Festival di quanti ne ricordi 20 anni fa quando ho cominciato con questo lavoro” dice Handling con un largo sorriso, “ma, come lei ha ricordato, in 15 anni di strada ne abbiamo percorsa parecchia. |
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Piers Handling |
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Marco Muller ha invitato queste pellicole in concorso o nelle altre sezioni per assicurarsi, come da pacchetto, il corollario di stelle che ne consegue ed il relativo glamour internazionale. Così abbiamo dovuto darci da fare – spiega ai nostri micorfoni - non poco per le nostre premières, perché solo così si possono avere quelle stars che per contratto devono essere presenti alle prime internazionali e mondiali. Il che vuol dire i teatri più belli - sottolinea - i gala più importanti ed i ricevimenti più prestigiosi, oltre ovviamente ad una copertura mediatica mondiale, industria buyers e sellers al completo”. |
Piers Handling |
Rebecca Winters Keegan importante critica del Time ha scritto sul suo giornale che “Hollywood ama Toronto per la sua maniera di essere essenziale, la scelta del periodo perfetta, l’organizzazione impeccabile e un’infallibile e grandiosa varietà di film, per cui questo è diventato per l’industria il Festival più interessante. E mentre Cannes e rassegne similari sono più per i critici, il TIFF con la sua imponente partecipazione di pubblico, seduce l’industria cinematografica che ama vedere le reazioni dei suoi film sui non addetti ai lavori”. Mariangiola Castrovilli |
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Piers Handling | |