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La vendetta della normalità.
“Diario di rondine”
di Amélie Nothomb

Come l’annientamento della propria sensibiltà trasforma un essere umano qualunque in freddo assassino. l’incipit impressionante verso il baratro in diario di rondine, l’ultimo romanzodi Amélie Nothomb pubblicato da “Edizioni Voland”.
Danila Bigazzi

La copertina del libro


Come l’annientamento della propria sensibiltà può trasformare un essere umano qualunque in freddo assassino. questo è il postulato di una metamorfosi repentina: una delusione d’amore e tutto ciò che si è stati prima di quel momento non esiste più. Diario di una rondine, l’ultimo romanzo di Amélie Nothomb pubblicato da “Voland Edizioni”, è il febbricitante delirio dell’essere umano preda di se stesso e della sua follia. Il protagonista non fa altro che sgretolare le sue percezioni, limitandosi a guardare il mondo scorrergli davanti come in un film. Nello stesso modo, sempre come in un film, si compiace per la precisione maniacale dei dettagli, delle inquadrature, delle sensazioni che dovrebbe provare ma che non avverte. La scelta della colonna sonora per i suoi omicidi è banale quanto martellante, una cantilena di sottofondo che accompagna il gesto sublime e prezioso dell’ omicidio, perfetto, lucido, pulito. Tutto inizia per caso, una pena d’amore, il licenziamento, un incontro al bar, un mandante , uno stipendio, e finalmente può esprimere il suo vero talento quello di “tiratore scelto”!

Amèlie Nothomb

La cosa che più preoccupa il protagonista è l’attesa.
“Avete idea dell’ansia che attanaglia chi si sveglia al mattino senza la certezza se quel giorno ucciderà?” Tutto scorre liscio senza sobbalzi se non quelli delle sue vittime, fin quando non si apposta in casa di un misterioso ministro che dovrà trucidare insieme a tutta la sua famiglia. Ma qualcosa d’inaspettato lo travolge: il diaro della figlia dell’uomo. la conoscenza inaspettata dei pensieri di una ragazzina lo trascinano in un crescendo curiosità che sfocia in ossessione. Deve salvare quel segreto, quel segreto strappato alla morte, quello sguardo di sfida che lo ha fatto innamorare, l’istante che pretenderà una catarsi inevitabile. Un amore malato generato dalla perdita di se stessi, pensieri solipsistici che si rincorrono verso un destino segnato.

La copertina originale del libro

Scrittrice belga di lingua francese e figlia di un diplomatico, Amélie Notohomb è nata a kobe in giappone nel 1967. nel 1992 viene pubblicato in Francia da Albin Michel il suo primo romanzo Igene dell’assasino e scoppia subito un caso letterario. Da quel momento pubblica un romanzo all’anno. Tradotta in 15 lingue ha ricevuto premi in tutto il mondo di cui il più importante è il “prix alan fournier”. Le sue storie ipnotiche originali crudeli ammaliano il suo pubblico ruotando intorno a sentimenti eterni.
Danila Bigazzi

Diario di una rondine
Amèlie Nothomb
Voland Edizioni
Pagg. 99
12,5 euro

Amèlie Nothomb