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Come l’annientamento della propria sensibiltà può trasformare un essere umano qualunque in freddo assassino. questo è il postulato di una metamorfosi repentina: una delusione d’amore e tutto ciò che si è stati prima di quel momento non esiste più. Diario di una rondine, l’ultimo romanzo di Amélie Nothomb pubblicato da “Voland Edizioni”, è il febbricitante delirio dell’essere umano preda di se stesso e della sua follia. Il protagonista non fa altro che sgretolare le sue percezioni, limitandosi a guardare il mondo scorrergli davanti come in un film. Nello stesso modo, sempre come in un film, si compiace per la precisione maniacale dei dettagli, delle inquadrature, delle sensazioni che dovrebbe provare ma che non avverte. La scelta della colonna sonora per i suoi omicidi è banale quanto martellante, una cantilena di sottofondo che accompagna il gesto sublime e prezioso dell’ omicidio, perfetto, lucido, pulito. Tutto inizia per caso, una pena d’amore, il licenziamento, un incontro al bar, un mandante , uno stipendio, e finalmente può esprimere il suo vero talento quello di “tiratore scelto”! |