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Luca Maria Patella

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Napoli celebra
Luca Maria Patella

A Castel Sant’Elmo di Napoli c’è fino al 4 novembre 2007, c’è una interessante e vasta esposizione di Luca Maria Patella. Curata da Achille Bonito Oliva e Angela Tecce, ha un catalogo-libro edizioni Morra, concepito dall’artista e dalla compagna-artista Rosa Foschi.
Savina Fermi

Luca Maria Patella, Paesaggio colorato, 1966 (2007)
acquaforte fotografica a colori simultanei, mm 412x505 (700x1000)


Luca Maria Patella lavora e vive a Roma. Noto per essere considerato il padre spirituale di tutti gli artisti concettuali, così come scritto da Renato Barilli nel 1997, si è sempre distinto per spaziare dalla calcografia alla fotografia, al film al video, al suono e alla pittura, all’ambientazione e alle installazioni.

Luca Maria Patella, Paesaggio colorato, 1966 (2007) acquaforte fotografica a colori simultanei, mm 412x505 (700x1000)

E questa mostra, che è quasi un’antologica, propone in varie sezioni, le tele fotografiche degli anni ’60, le proiezioni del 1966-68, I Muri parlanti, Gli Alberi parlanti, i Cespugli interattivi, i Tramonti speculari, i Films. Gli Ovali, i Letti Wrong e i Vasi fisiognomici, dei quali non va dimenticato quello commissionatogli dal Comitè des Arts de la Ville de Bruxelles che raffigura il vaso-ritratto di René Magritte, posizionato nella Place Ninove.

Luca Maria Patella, Il rovescio del Folo, 1977
monotipo con tecnica messa a punto dall'artista, mm 330x235 (1000x700)

E ancora alcune installazioni passate e recenti.
Ma l’artista ha realizzato anche circa 50 pubblicazioni che vanno dalla monografia al catalogo, al saggio teorico, alla poesia, al romanzo, sempre con la commistione tra scrittura e elementi visivi. Esemplari di queste pubblicazioni sono in mostra.

Luca Maria Patella, Roma 1936

Per quanto inerisce le grandi opere fotografiche, queste sono state realizzate con apparecchi tradizionali ma speciali, in quanto Patella li ha modificati personalmente per lo scopo, ma ci sono anche opere con tecniche digitali. Per la pittura, oltre ai vasi fisiognomici-ritratti, ci sono le realizzazioni con interventi materici.

Luca Maria Patella, L' Eco del Folo, 1977
acquaforte a colori, mm 415x285 (1000x700)

Per l’ambiente si vedono le scatole cubiche che contengono i materiali atti a costruire i famosi Muri parlanti.

Luca Maria Patella
Rosa riflessa, 1966
acquaforte fotografica, mm 537x360

C’è anche un particolare della grande installazione che verrà posizionata alla Fondazione Morra.

Veduta parziale della mostra


L’esposizione, che pur segue una logica cronologica, spazia con libertà tra le tante realizzazioni dell’artista ed è stata promossa dalla Sovrintendenza Speciale del Polo Museale napoletano e la Fondazione Morra.
Savina Fermi

Veduta parziale della mostra