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Paul Gauguin a Roma

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Paul Gauguin in mostra
al Vittoriano di Roma

Dal 6 ottobre 2007 al 3 febbraio 2008 al Vittoriano di Roma, c’è la grande mostra dedicata a Paul Gauguin con 150 opere tra pittura, scultura, ceramica e grafica, che tocca tutta l’opera del maestro francese. Sono 50 i musei prestatori da tutto il mondo unitamente a collezionisti privati. Curata da Stephen F.Eisemann con l’ausilio di un importante Comitato scientifico, ha un bel catalogo edito da Skira.
Emilia Dodi

Paul Gauiguin, Autoritratto 1885,
olio su tela Forth Worth , Kimbell Art Museum


Un’altra importante mostra al Vittoriano continua la linea espositiva incentrata sugli artisti che, dalla fine del ‘800 ai primi del ‘900, hanno contraddistinto l’arte moderna. Questa volta tocca a Paul Gauguin.

Paul Gauguin, Giovani bagnanti bretoni 1888 , Amburgo, Hamburger Kunsthalle, in prestito permanente alla Foundation for the Support for Hamburgs Art CollectionsAmburgo, Hamburger Kunsthalle.

E’ la prima volta che in Italia si tiene una così completa esposizione di quest’artista, noto e amato in tutto il mondo, che non ha mai visitato la nostra nazione, pur essendosi sempre ispirato ai miti virgiliani e ovidiani dell’Età dell’Oro.

Paul Gauguin
Acque deliziose, 1898
Olio su tela, 74 x 95,3 cm Washington, National Gallery of Art, Collezione Mr. and Mrs. Paul Mellon

L’Italia gliela doveva perché, è principalmente tra le due guerre con Lionello Venturi, che l’opera di Gauguin , con il suo colore puro, iniziò ad essere considerata. Un’artista alla ricerca del primitivismo con l’idea del colonizzato
e del colonizzatore.

Paul Gauguin
La strada costiera
da Le Carbet a Saint-Pierre
, Martinica

E’ invalsa la critica che le mostre che attirano il grosso pubblico non siano valide, perché non scientifiche. Questa è un’antologica che copre tutto l’arco della produzione di Gauguin con un aspetto altamente scientifico, non solo per i nomi del Comitato, ma anche perché ne è curatore Stephen F.Eisemann professore dell’Università di Chicago, coadiuvato da Richard P. Brettell dell’Università di Dallas, commissario Internazionale della mostra. Si dimostra quindi che un’esposizione può essere popolare, e nel contempo avere un contenuto scientifico.

Paul Gauguin Testa con le corna, 1895-1897 - legno di sandalo L.A. The J.Paul Getty Museum

Le opere in mostra sono prestate da Musei internazionali e da privati, basti citare il collezionista USA che possedendone 30, le ha tutte concesse. Tra i musei prestatori non possono essere dimenticati l’Hermitage, La National Gallery di Washington, il Museo di Copenhagen, il Museo di Israele, quello di Pont-Aven, ma tutti dovrebbero essere citati per la loro generosità, tenendo presente che è solo grazie alle conoscenze di A. Nicosia di Comunicare Organizzando e all’importanza che, nel tempo, ha assunto il Vittoriano, ciò si è potuto realizzare. Infatti, lo spazio espositivo romano non può concedere scambi non avendo una sua collezione permanente.

Paul Gauguin
Il mese di Maria, 1899
Olio su tela, 96 x 74,5 cm
San Pietroburgo, Museo di Stato dell’Ermitage

Il grande pregio della mostra è il mostrare Paul Gauguin non solo come pittore, ma come artista completo: scultore, grafico, ceramista e scrittore, con la sua arte considerata in toto, non solo per il periodo tahitiano, a tutti più o meno, noto. L’antologica ha un percorso espositivo che è quello che il maestro ha compiuto con la sua arte, dalle prime tele di carattere impressionista, si passa al suo soggiorno brettone, al suo primo viaggio nel territorio d’oltremare, al suo rientro e al suo definitivo trasferimento alle Marchesi, dove è deceduto. Questo luogo pur non essendo in toto quello da lui sognato, era comunque il paese nel quale si poteva continuare a esprimersi “violando le norme sociali e distruggendo le norme artistiche consacrate”.

Paul Gauguin, Girasoli 1901 olio su tela. San Pietroburgo museo di Stato dell'Ermitàge

Data l’ ampiezza dell’esposizione non si può parlare in specifico delle opere, basterà dire che molte sono le sculture e le ceramiche, molta la grafica e anche le lettere autografe, oltre ai dipinti.
L’Hermitage ha prestato due opere, di differenti periodi: Les Parau-Parau e Te Avae No Marie, e Washington The Pape Nave Nava.
I sogni arcaici di Gauguin erano inseriti in un contesto moderno ed è stato, in un certo qual senso, il primo artista che ha cercato di capire il mondo nella sua globalità.
Una bellissima esposizione.
Emilia Dodi

Paul Gauguin, Uomo delle isole marchesi con mantello rosso 1902 , collezione di arte moderna e contemporanea del comune di Liegi