I premiati di Taormina 2007

Eccoli, sono tornati. Dopo tre anni infatti i Nastri D’Argento, uno dei premi più importanti del Cinema Italiano, votati dal Sindacato Nazionale giornalisti Cinematografici, composto da più di 350 tra giornalisti, critici, saggisti ed esperti del settore, sono tornati nell’incantevole cornice del Teatro Antico di Taormina per una spettacolare Notte delle Stelle. Tornati dicevamo ed in grande stile, grazie anche alla sapiente direzione del suo Presidente, Laura Delli Colli che è riuscita a portare per la prima volta a Taormina Francesco Rutelli.
Mariangiola Castrovilli

Eccoli, sono tornati. Dopo tre anni infatti i Nastri D’Argento, uno dei premi più importanti del Cinema Italiano, votati dal Sindacato Nazionale giornalisti Cinematografici, composto da più di 350 tra giornalisti, critici, saggisti ed esperti del settore, sono tornati nell’incantevole cornice del Teatro Antico di Taormina per una spettacolare Notte delle Stelle.

Tornati dicevamo ed in grande stile, grazie anche alla sapiente direzione del suo Presidente, Laura Delli Colli che è riuscita a portare per la prima volta a Taormina Francesco Rutelli, ministro dei Beni Culturali che esordisce dicendo che:“In Italia di parla più di festival che di cinema, ma gli uni debbono servire all’altro. Venezia e Roma rischiavano di comprimere Taormina e Torino che sono adesso invece in rilancio.

Il dialogo con gli autori non è sempre facile, la strada della riforma nel progetto di legge depositato dalla senatrice Franco è già in marcia e sarei veramente lieto se la legge fosse bipartisan. Nuova legge a parte, se il governo ce la farà, infilerò il Pax Shelter nella finanziaria per un aumento di risorse per la produzione cinematografica”.

“La salute la qualità del cinema non è in discussione”, ha continuato il ministro, “autori giovani accanto a quelli tradizionali hanno una grande forza creativa. I vincitori dei Nastri poi hanno anticipato quelli dei David, basti pensare a Tornatore, tre Nastri e cinque David”. Rutelli ha poi premiato con i Nastri Tornatore, festeggiato alla 53ma edizione del Tao Film Fest con un’intera settimana celebrativa ed il Maestro Morricone, ambedue premio Oscar.

Morricone racconta di essere alla sua 410 o forse 490° colonna sonora, non se lo ricorda nemmeno più, quello che ricorda invece è che prima nasce il film, l’idea del regista e poi la colonna sonora. Tornatore invece comincerà a girare in settembre Baaria, nome in fenicio di Bagheria, la sua città natale ricostruita in Tunisia ma con soli attori siciliani, memore del consiglio di Sciascia “continua a fare film sulla Sicilia, non potrai sbagliare”.

Va riconosciuto al presidente Delli Colli che riesce ad organizzare questo premio ‘con un piccolo budget’ la sua capacità di riuscire a portare dovunque la crème de la crème del mondo cinematografico, infatti metà del nostro cinema siede in platea in attesa di essere premiata dall’altra metà ugualmente prestigiosa ed importante.

Ed ecco allora salire sul palco un altro Premio Oscar Dante Ferretti al suo 12° Nastro che confessa di metterli tutti in biblioteca, magari un po’ in equilibrio instabile. Ambra Angiolini, bellissima riceve il Nastro come attrice non protagonista per Saturno contro di Ozpetek,(che sta preparando Un giorno perfetto dal libro della Mazzucco), e racconta divertita che la sua piccola Jolanda di tre anni prima di arrivare in teatro le ha piantato una storia dicendole che le pareva ‘illogico che solo lei potesse portare i tacchi alti ed io no’ .

La serata in diretta differita e che i nostri lettori potranno vedere in seconda serata su Raidue, condotta da Giovanna Micella nella rubrica Palcoscenico, prosegue con Kim Rossi Stuart, miglior regista esordiente per Anche libero va bene, migliore attrice Margherita Buy, migliore attore Silvio Orlando -Il caimano( in procinto di interpretare Il padre di Giovanna di Pupi Avati) e che ritira il premio anche per i produttori del film, Moretti e Barbagallo, Ozpetek(che sta preparando Un giorno perfetto dal libro della Mazzucco) e Romoli, ricevono il Nastro per la migliore sceneggiatura (Saturno contro), e Marco Bellocchio miglior soggetto(Il regista di Matrimoni) che con una velata vena polemica ha commentato, “ho già preso 4 Nastri per il soggetto e solo uno per la regia. Ho pensato così che entrando nella maturità vedrò di propormi come soggettista…..”.

Omaggio poi al novantenne Dino Risi con un Nastro alla carriera, il suo primo in 50 anni, consegnatogli a Roma mentre i Nastri per i miglior film stranieri sono andati a Volver di Almodovar e Lettere da IwoJima di Clint Eastwood.

Ed ecco ancora Maurizio Calvesi per la miglior fotografia, Gabriele Moretti, miglior suono in presa diretta per In memoria di me, Francesca Calvelli per il montaggio, Neffa per la canzone originale Passione da Saturno contro. I nastri dell’anno sono andati poi a Gabriele Muccino e Michele Placido, assenti giustificati, stanno infatti lavorando fuori e al fenomeno Fausto Brizzi, che con il suo La notte prima degli esami, grande successo adolescenziale, diventa un format per remake in Francia, Gran Bretagna e Russia.

Assente,anche lei in viaggio,la grande Milena Canonero miglior costumi per Marie Antoinette.
Alessandro Haber, migliore attore non protagonista ho poi preso il microfono per cantare e bene, una bella canzone di Battisti che ha trascinando il pubblico in un coro d’ accompagno a bocca chiusa ed infine i nastri europei, già annunciati a Cannes, a Sergio Castellitto e a Martina Gedeck, protagonista del film Oscar La vita degli altri.
Mariangiola Castrovilli