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Tornatore a Taormina; Ignotus a Taormina; Le regole del gioco a
Taormina; Andrè
Techinè a Taormina; Matt Dillon a Taormina
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“Trasformers” presentato al festival di Taormina
2007 |
L’eterna lotta tra il bene ed il male elevata alla spettacolarità più
assoluta, distribuita su 135 minuti a bout de soufflcopyright, dove non riesci
ad aprire bocca nemmeno se stai soffocando, un suono che ti rimbomba nel più
profondo dello stomaco per vibrare poi in gola, effetti speciali a
pioggia che provocano una tensione che si scioglie solo al 134 minuto,
ecco gli ingredienti di questo segretissimo Transformers, una delle operazioni più segrete di
questi ultimi tempi della Paramount/Dreamworks . Mariangiola
Castrovilli |
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Noi l’abbiamo visto dieci ore prima della grande anteprima mondiale al Teatro
Antico, ma la sicurezza era degna di un volo verso mete considerate a rischio,
telefonini spenti e sigillati, noi controllati minuziosamente col metal
detector, alla ricerca di una macchina fotografica o di altri cellulari, e
finalmente ci hanno fatto passare. |
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Trasformers, di quel fulmine cinematografico di
Michael Bay, interpretato tra gli altri da Shia La
Beouf, Megan Fox, John Turturro, Jon Voight e che
uscirà in Italia il 28 giugno ed in America il 4 luglio, farà certamente la
felicità di giovani e non, soprattutto dei fans dei
Transformers, il cui primo estimatore è proprio il
produttore esecutivo, Steven Spielberg che confessa di
esserlo :“fin dai tempi in cui è nata la serie. |
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E non parlo dei giocattoli per i miei figli ma di fumetti e
giocattoli con cui io stesso giocavo a casa assieme ai miei bambini e da cui ero
veramente affascinato. Sono sempre stato convinto che prima o poi la linea di
giocattoli della ‘Hasbro’ si sarebbe ‘trasformata’ in un grande
film”. |
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Ed eccolo allora il film in cui di due razze di robot alieni, gli
Autobots (i buoni)ed i Dicepticons (i cattivi) si fronteggiano
in una guerra mostruosa il cui trofeo sarà il futuro
dell’universo. |
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Teatro della lora battaglia finale la Terra dove i cattivi hanno scoperto che
l’unico ostacolo alla vittoria è Sam Witwicky (Shia LaBeouf),
niente altro che un adolescente che si confronta con tutti i problemi della sua
età, scuola, amici, macchine e ragazze. |
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Sam, inconsapevole di essere l’unico ed assoluto responsabile della
sopravvivenza degli umani si ritroverà, assieme alla sua amica Michaela
(Megan Fox), coinvolto nella lotta senza quartiere tra Autobots
e Dicepticons. Il motto di famiglia ‘non c’è gloria senza sacrificio’ diventerà
per lui qualcosa di più di 6 belle parole. |
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Pieno di citazioni, da Taxi driver a King Kong passando per
ET, l’aitante regista Michael Bay ci dà dentro a fondo e si
vede da ogni inquadratura, a volte inferiore al secondo, di questi
velocissimi 135 minuti. Non bisogna dimenticare poi che Bay, che viene
dagli spot pubblicitari, nel '95 infatti è stato nominato ‘Directors of
guild of America’ come miglior regista pubblicitario
dell’anno, ha firmato lavori come Bad boys, The Island, The rock,
ed Armageddon, famosi per il montaggio più che serrato che
evidenzia l’alta tecnologia ed un ritmo indiavolato. |
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Bay, lei è al suo terzo film d’azione…fantascientifica, cos’è che
l’attira? “Sono affascinato dallo spazio, dall’incognito e dalla
fantasia oltre che dall’elemento meccanico e robotico. Prima si iniziare a
girare visualizzo a livello mentale un punto di vista atipico, inusuale che
possa colpire il pubblico. Sono le immagini a guidarmi – spiega il regista -
seguendo un montaggio visivo, iconico”. |
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Ha avuto problemi nel girare questo particolare tipo di
film? “Non più che negli altri lavori. Qui bisognava rispettare
chi aveva creato questi giocattoli fenomenali, ma io dovevo trasporli nel mondo
reale con un inserimento molto più difficile. I robot di prima generazione erano
rigidi, e non potevamo certo utilizzare l’uomo inarticolato fatto di morbida
caramella di 'Ghostbusters'. Il nostro Optimus Prime si compone
di 10.108 parti, ognuna delle quali si muove”. |
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Shia LaBeouf, di persona è ancor più giovane del Sam
cinematografico e sorridendo ci racconta che anche per lui la prima auto è stata
importantissima, “l’ho vinta ad una lotteria, era una Volvo e mi ricordo che
spesi una piccola fortuna per equipaggiarla con uno stereo che credo costasse
più della macchina stessa”. |
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Avrebbe mai immaginato di lavorare in un film da 145 milioni?
“Assolutamente no, ed ero preoccupato di non deludere i
numerosi fan di questo fantastico mondo di giocattoli. Il brutto è stato che i
due cani feroci che mi rincorrono, incuranti degli ordini degli addestratori
continuavano ad inseguirmi ferocemente per cui dovevo correre più di loro….e poi
le scene più rischiose me le sono dovute girare in prima persona perchcopyright Michael,
visto che mi pagava molto più degli stantmen ha voluto così….per cui sono pieno
di cicatrici fisiche e…morali”. Mariangiola
Castrovilli |
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