Login | Guestbook | Immagini | Downloads | Mappa | 36 utenti on line
MENU

   Home
   Contattaci
   Chi Siamo
   Job oppurtunities


Rubriche

   Arte
   Cinema
   Eventi
   Libri
   Moda
   Mondomedi@
   Spettacolo
   Televisione
   Web Television


Pittori

   Galleria Digitale
   Giovani Promesse
   Maestri
   Nuovi Talenti


Archivio

   Archivio 2001- 2006


Multimedia

   Audio Interviste
   Video


 
Il sole nero

Udskriv SidenStampa Send denne side til en venInvia ad un amico 

Il sole nero

Il film è tratto dall’opera teatrale di Rocco Familiari, portata in scena già due volte, ed ispirata ad un fatto di cronaca realmente accaduto nella provincia del catanese circa venti anni fa, quando una donna aveva preso a frequentare l’ambiente della mafia per scoprire il nome di chi aveva assassinato suo marito. A portare sul grande schermo questo dramma è il regista Krzysztof Zanussi, che si è fatto conoscere dal grande pubblico con opere come: “L’imperativo”, cui alla mostra del cinema di Venezia del 1982 vengono assegnati il premio Pasinetti e il Gran Premio Speciale della Giuria, poi nel 1984 vince il Leone d’oro e Premio Pasinetti per “L’anno del sole quieto”.
Federica Di Bartolo

 

L’adattamento della sceneggiatura è di Rocco Familiari, insieme a Zanussi e a Gianni Cardillo, mentre le musiche sono state composte da Wojciech Kilar. Tra le varie maestranze che hanno preso parte alla creazione di “Il sole nero” c’è il grande direttore della fotografia Ennio Guarnieri, ai costumi Alessandra Cardini, mentre le ricche e particolareggiate fotografie sono di Alfonso Rastelli.

 

Il film è una coproduzione italo–francese con la SBS Films (gruppo UGC), riconosciuta di interesse culturale nazionale dal Ministero dei Beni Culturali.

 

La pellicola è stata realizzata anche grazie al contributo di numerosi enti come Rai Cinema, Cinecittà Studios, cui si sono affiancate l’Umbria Film Commission, il Film Commissione Provincia di Siracusa, la Catania Film Commissione con la collaborazione del sindaco di Catania, Scapagnini, e il comando dei vigili urbani della città.

 

Il sole nero” è stato girato in sole cinque settimane e mezzo con tempi da record, grazie al metodo di girare di Zanussi, che prevede prima della ripresa delle lunghe prove, come avviene in teatro.

 

E’ un vero e proprio dramma dal linguaggio fotografico scarno ed essenziale, dominato da un profondo senso religioso, in cui si agita un’anima lacerata, che oscilla fra sentimenti di perdono e di vendetta.

 

La protagonista è Agata, interpretata da Valeria Golino, novella sposa di un uomo che ama alla “follia”, come si evince dai dialoghi elaborati in cui vengono ripresi stilemi classici, a partire dai greci per arrivare ai giorni nostri.

 

Una mattina il giovane marito Manfredi, ossia Lorenzo Balducci, viene assassinato mentre prende il sole sul terrazzo. Nessuno si accorge di nulla, passano le ore e solo alla fine la giovane consorte scopre la verità, “un colpo di arma da fuoco alla tempia che lo ha portato dal sogno al sonno”, come spiega il medico legale (Remo Girone) ai suoi allievi durante l’autopsia. Scatta la caccia all’uomo da parte dell’ispettore di polizia (Toni Bertorelli), subito l’assassino viene individuato in Salvo, interpretato da Kaspar Capparoni, tossico dipendente che vive in una condizione di emarginazione e squallore tali da decidere di sfogare la sua frustrazione  e la sua rabbia contro Manfredi che gli appare come l’emblema della felicità negata.

 

Agata da parte sua non sembra interessata ad aiutare la polizia, condannato il sistema giudiziario, che, per la morte di una persona prevede massimo otto anni di carcere, e magari indulti che riporterebbero presto l’assassino a fare del male.

 

Il senso di vendetta poi pare affievolirsi quando pensa di essere incinta, ma il test infrange anche questo sogno ed eccola piena di rancore e d’odio, pronta a far giustizia da sola e a ricongiungersi all’amato.

 

Curiosità: Il regista ha una fede molto radicata e non sapeva come sviluppare l’epilogo previsto dall’opera teatrale, così ha deciso di tenere all’oscuro tutta la troupe, compresi gli attori, e la riserva l’ha sciolta il giorno stesso, mentre si girava la scena finale sulla scogliera nel mare di Siracusa.

 

Sito Internet:
www.mikado.it


Federica Di Bartolo

a