Villa delle Rose, sede della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, presenta un’antologica dedicata a Aldo Mondino (1938-2005), artista eclettico, grande ricercatore e sempre controcorrente. E’ curata da Marco Senaldi. Anna Camia
Aldo Mondino
Questa è la prima grande mostra dedicata a questo artista dalla sua scomparsa avvenuta nel 2005. E’ stata fatta una significativa scelta delle sue opere, partendo dagli anni ’60 del 1900, fino alle sue ultime realizzazioni, ossia dal suo rientro in Italia da Parigi dove era stato per due anni nell’atelier di William Heyter e studiato mosaico con Severini.
Aldo Mondino, Whirling Green
A Torino fu il gallerista Gian Enzo Sperone a recepire le novità che Mondino portava dall’estero, come la Pop Art e l’Arte Povera che l’artista interpretava in modo del tutto personale, prendendosi gioco, con ironia concettuale, del mondo borghese per “copyrightpater lesbourgeois”, citando a suo modo alcune opere di Felice Casorati, come Donna con le uova.
Aldo Mondino, Tehvantepec
Dal 1964 iniziò ad impiegare materiali insoliti come lo zucchero e della serie dei King è il pupazzo, a lui molto somigliante, inserito su un quadrante di orologio a testimoniare il tempo che magicamente trascorre. Per la Biennale di Venezia del 1976 concepì una composizione come parallelismo fra la sua creazione e la musica di Schönberg e nel 1983 fu la volta della tematica degli angeli. Tutte queste fasi sono ben rappresentate in mostra.
Aldo Mondino, Dinojarre
Dopo il 1985 c’è il ciclo legato ai suoi viaggi in Marocco, Spagna, Turchia e in tutto l’Oriente. Questo fu il periodo dei quadri dal tema orientale con la raffigurazione di personaggi quali: sultani,donne che danzano, balli Dervisci, rabbini e per la Spagna naturalmente, toreri.
Aldo Mondino, Dos Passos
Nel 1996 oltre alle opere dedicate alla corrida, l’artista ne aveva create alcune dedicate al Palio di Siena. Negli ultimi anni era la scultura ad averlo affascinato. Infatti in mostra c’è l’opera La madre di Boccioni, dove al busto di donna sono applicate al seno, due bocce.
Aldo Mondino, Etrog
La sua passione per le tre dimensioni lo aveva indirizzato verso la realizzazione di opere con materiali particolari, come evidente nella mostra The Bizantine Word, opere costruite con cioccolatini.
Aldo Mondino, Il sultano Roberto
Per il periodo del viaggio in India, aveva creato Flowers e Gnawa, mentre per la serie delle sculture in marmo, “Torsolo Torsolo”, dove da una mela rosicchiata scaturivano altre figurazioni.
Aldo Mondino, Veronica
E’ stato un artista che ha sempre cercato la provocazione, impiegando in tutte le sue opere tanta ironia e molta fantasia. Anna Camia