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Settimana al cinema |
Visum segnala le uscite dei film più importanti di questa settimana.nelle sale cinematografiche con un breve scheda illustrativa e un succinto commento. Buona visione a tutti i lettori del nostro magazine. Alessandro Gallippi |
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Appuntamento al buio Regia: James Keach Cast: Chris Pine, Eddie Kaye Thomas Durata: 95 Genere: Commedia |
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Appuntamento al buio |
Bello sicuro di se, intelligente ma purtroppo cieco. Danny combatte giorno per giorno pur di non far pesare a se stesso e agli altri il suo handicap. E’ il ragazzo più popolare della città e persino un asso nel gioco del basket. Quando suo fratello viene a scoprire che Danny e timidissimo con l’altro sesso, ed è ancora vergine, decide di combinargli alcuni appuntamenti al buio. Il risultato è un disastro, una serie di ragazze belle ma superficiali che non fanno altro che pesare l’handicap di Danny. Tutto però cambia quando il giovane incontra un infermiera indiana molto carina. Finalmente le due anime gemelle si ritrovano, ma la giovane indiana è stata purtroppo già promessa in sposa con un matrimonio combinato. Deliziosa commedia, con il solito bel romanticismo, per una serata dolce in compagnia della propria ragazza. Si piange, si ride e il finale lascia sempre il segno nel cuore. |
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Follia Regia: David Mackenzie Cast: Natasha Richardson, Ian McKellen Durata: 105 Genere: Thriller |
Follia |
La moglie di un famoso psichiatra vive con il figlio vicino al manicomio dove lavora il marito. Insoddisfatta della propria esistenza, incontrerà uno dei pazienti del manicomio, ossessionato da una patologica gelosia che anni prima lo ha portato a massacrare la moglie. Niente da fare la scintilla scatta comunque e i due si perderanno in un tourbillon di passione animalesca. Nel frattempo il marito di lei subisce in silenzio il tradimento sino a quando scoppia uno scandalo. Libro di grande successo pubblicato in 38 edizioni e ci sono voluti anni per ottenere una sceneggiatura decente per il grande schermo. Ne viene fuori un thriller passionale, drammatico con ottimi attori e qualche ritocco sulla sceneggiatura originale. Non male, per una serata diversa dai soliti film commerciali.
Sito internet: http://www.paramountvantage.com/asylum/
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Io e Beethoven Regia: Agnieszka Holland Cast: Ed Harris, Diane Krugger Durata: 104 Genere: Drammatico
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Io e Beethoven |
Alla vigilia dell’esecuzione della Nona Sinfonia, Ludwig Van Beethoven sta cercando degli assistenti validi e i suoi occhi cadono sulla giovane Anna Holtz. Anna è una giovanissima piena di talento, proveniente dal conservatorio di Vienna, inevitabile lo scontro tra i due talenti. Il maestro non farà altro che umiliarla, sino a quando la giovane se ne andrà lasciandolo solo e con l’imminente malattia della sordità alle porte. A questo punto, a Beethoven non resterà che richiamare a se la giovane musicista per aiutarlo a continuare il suo lavoro nonostante la sordità. La regista aveva dato buoni frutti con “Il Giardino Segreto” e “Europa Europa” e questo film non è da meno. Cast eccellente, avvolto dalle musiche del maestro, per esplodere nella pura creatività e trascinando lo spettatore in un tourbillon di emozioni. Ammirevole film, Ed Harris è grandioso nella parte di Beethoven, la scena della Nona Sinfonia che dura 10 minuti vale tutto il film. Da non perdere. |
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IL SOLE NERO Regia: Krzysztof Zanussi Cast: Valeria Golino, Lorenzo Balducci Durata: 104 Genere: Drammatico Voto: 2 |
Il sole nero |
Agata (Valeria Golino) è una moglie molto legata al suo bel marito Manfredi (Lorenzo Balducci), i due si amano alla follia e sono travolti dalla passione finchè un giorno il povero Manfredi viene ucciso da un altro giovane emarginato che vedeva in lui il bello ricco fortunato baciato dalla vita. Agata con fredda determinazione esce dal lutto con la ferrea volontà di trovare l’assassino del marito e ucciderlo senza pietà. Dramma sociale con spunti froidiani, un viaggio alla ricerca di se stessi e sulla solita domanda: “La vendetta riesce a sigillare una perdita?” La Golino è sempre brava rispetto ad una sceneggiatura per certi versi un po’ troppo prevedibile. Ne viene fuori un film discreto che ricalca tante pellicole come il classico “Un borghese Piccolo Piccolo”, ovviamente inavvicinabile capolavoro sordiano. | |