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Intervista con Biagio Izzo

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Intervista con Claudio Insegno

Un comico in Paradiso

In tournĂcopyrighte con il suo nuovo spettacolo teatrale, Due comici in Paradiso, Biagio Izzo, insieme a Claudio Insegno, qui in veste di attore e regista, è approdato solo per una sera al Teatro Brancaccio di Roma. Visum l’ha intervistato.
Giancarlo Leone

 

Biagio Izzo sta girando l’Italia da circa tre mesi con il suo nuovo spettacolo teatrale, Due comici in Paradiso, insieme a Claudio Insegno, qui in veste di attore e regista. Per una sera il divertente spettacolo ha fatto tappa a Roma, al Teatro Brancaccio.
Visum ha intervistato Biagio Izzo.

Biagio Izzo

Izzo, parliamo di questo spettacolo. PerchĂcopyright questo titolo e da dove nasce l’ispirazione?
“Il testo di questa commedia nasce da un fatto vero, accaduto realmente. Io con un mio collaboratore facevamo delle serate insieme. L’omonimo di questo amico ebbe un incidente in autostrada, stesso nome e cognome ed era deceduto. Quello a fianco a lui in auto non si era fatto niente. Ci fu uno scambio di persona. Cominciarono a chiamare a casa di questo mio amico – spiega il comico ai nostri microfoni - a fare le condoglianze. Ma lui era vivo e su questa cosa, anche se era una disgrazia, ci ridemmo su. Da questo fatto, ho avuto lo spunto per la commedia, Due comici in Paradiso”.

Biagio Izzo

Così spiegato l'antefatto, ma la trama nel dettaglio, come si dipana la vicenda?
“E' presto detto. Questi due comici, io e Claudio Insegno –   continua l'attore che qui cura anche la regia - stanno andando in macchina a fare una serata in un locale a luci rosse ed hanno un incidente strano.L’angelo custode ubriacone di Claudio legge male la dipartita e causa questo incidente e lo fa morire. Io mi salvo, solo un graffio. Claudio si trova al cospetto del Signore ma lui vuole ritornare assolutamente sulla terra perchĂcopyright è morto per errore. Ma il Paradiso ha le sue regole, e Claudio può tornare sulla terra solo se dimostra che ha una funzione necessaria. Lui fa il comico, può alleviare le sofferenze e potrebbe essere un motivo valido.

Biagio Izzo

Deve dimostrare, per l’appunto, di avere un motivo valido: è un bravo comico, ma ha bisogno di Biagio, dell’altro comico, che sono io. Deve morire anche lui. Ma il Signore – si sa sottolinea ironicamente il comico - non accetta compromessi, non può far morire un’altra persona. Alla fine Claudio si arrabbia talmente con l’angelo custode che ha fatto questo danno, che anche io con uno stratagemma vado in Paradiso.

Biagio Izzo

Non mi rendo conto di essere morto e credo che quello sia il locale a luci rosse dove dobbiamo esibirci. Da qui nasce tutta la storia – conclude Izzo - ricca di trovate, di gag, di monologhi divertenti. E’ uno spettacolo positivo che cerca di esorcizzare la paura della morte e dare valore alla vita”.

Biagio Izzo

In lei cosa ha lasciato questo spettacolo, visto che l’ha anche scritto?
“Mi ha fatto pensare che noi comici sulla terra siamo necessari. Infatti, io faccio dire a Claudio in scena: 'Facciamo morire gli attori drammatici'. Noi abbiamo veramente una funzione necessaria, il sorriso. La nostra è una missione ed è bello quando il pubblico  applaude, si diverte. L’aver scritto questo testo mi ha fatto capire che se dovessi andare nell’aldilĂ  un po’ prima come il protagonista, chiederei anch’io di tornare sulla terra perchĂcopyright ho una funzione necessaria. Mi ha lasciato una bella cosa: la consapevolezza che abbiamo un ruolo importante”.

Biagio Izzo e Claudio Insegno

Ha partecipato a Ballando con le stelle. Lei è stato uno dei concorrenti. Che ricordo ha?
“Proprio perchĂcopyright vengo dalla partecipazione a Ballando con le stelle la coreografa dello spettacolo mi ha fatto fare dei passi di danza perchĂcopyright in scena ci sono sei ballerine. Lo spettacolo è vario, c’è prosa, c’è commedia musicale, ci sono monologhi. Due ore in allegria e con 90 repliche finora in giro per l’Italia il pubblico si è sempre divertito. A Roma ci fermiamo una sola sera, ma torneremo in inverno, andremo al teatro Parioli”.
Progetti futuri?
“Farò un film che uscirà un po’ prima di Natale. Non dico altro: sto ancora leggendo la sceneggiatura. Ho due film in uscita: uno si chiama, Piacere, Michele Imperatore, tutto napoletano, girato a Napoli, la mia città. La regia è di Bruno Memoli, assistente di Paolo Sorrentino e poi Un francese, un inglese e un napoletano con la regia di Edoardo Tartaglia. Era una commedia teatrale ed ora è diventato un film che uscirà ad ottobre. Ho anche una grossa proposta dalla Medusa e se va in porto sarà un film bellissimo, un remake”.
Giancarlo Leone

Biagio Izzo