Login | Guestbook | Immagini | Downloads | Mappa | 130 utenti on line
MENU

   Home
   Contattaci
   Chi Siamo
   Job oppurtunities


Rubriche

   Arte
   Cinema
   Eventi
   Libri
   Moda
   Mondomedi@
   Spettacolo
   Televisione
   Web Television


Pittori

   Galleria Digitale
   Giovani Promesse
   Maestri
   Nuovi Talenti


Archivio

   Archivio 2001- 2006


Multimedia

   Audio Interviste
   Video


 
Il Festival dei due mondi edizione 2007

Udskriv SidenStampa Send denne side til en venInvia ad un amico 

Il Festival dei due mondi
edizione 2007

E’ stato presentato il 50° Festival dei Due Mondi di Spoleto dedicato alla memoria del suo fondatore Gian Carlo Menotti, che si terrà dal 29 giugno al 15 luglio 2007 e promette di essere importante, anche se di transizione. Direttore artistico e Presidente è il figlio Francis Menotti. Gli sponsors di varia natura sono ben 40, in attesa dei finanziamenti pubblici che arriveranno.
Emilia Dodi

 

Sarà un Festival celebrativo della figura di compositore del suo fondatore Gian Carlo Menotti che è mancato lo scorso febbraio. Il figlio Francis ha voluto dare risalto alla figura paterna di compositore, messa in ombra dal padre stesso.

Francis Menotti

Continua, in un certo senso, la contesa tra gli Organi istituzionali preposti a ricevere il finanziamento da parte dello Stato e Francis Menotti che vorrebbe, forse giustamente, essere il solo a decidere il cartellone. Prima o poi, la contesa si risolverà.

 

Quest’anno però non sarà un Festival in noto minore in quanto anche se mancheranno nomi noti al grosso pubblico, non faranno difetto importanti personaggi della musica, del cinema, del teatro, della scienza e dell’arte.

Piazza Duomo

Si inizia con l’opera dI Menotti Maria Golovin, diretta da David Charles Abell che inaugurerà il festival nella restaurata sede del Teatro Nuovo con la Spoleto Festival Orchestra. L’opera composta dal maestro alla fine del 1950, ebbe la sua prima esecuzione italiana alla Scala diretta da Nino Sonzogno. Nel cast il noto mezzosoprano Eugenie Grunewald.

La "Spoleto Festival Orchestra"

Farà seguito il 1,4,6,10,12 e 14 luglio al Caio Melisso, la partitura di Haendel Ariodante, opera composta nel 1734, con il celebre complesso barocco diretto e fondato da Alan Curtis.Ariodante sarà interpretato dal mezzosoprano Ann Hallemberg. Il complesso impiega strumenti d’epoca

Il Complesso Barocco diretto
e fondato da Alan Curtis

Il 7 luglio , data nella quale Menotti avrebbe compiuto 96 anni, ci sarà il concerto di musiche vocali da lui composte diretto da Abell, mentre il 15 luglio si eseguirà la sua Missa O Pulchritudo, diretta da Max Stringer.

 

Per il cinema il 30 giugno al Teatro Nuovo è in programmazione The Lost City diretto e interpretato da Andy Garcia con Dustin Hoffman, Billy Murray Ines Sastre e Tomas Milian. Garcia e la Sastre saranno presenti. Altri spettacoli sono in programmazione. Al Teatro Romano poi, la sera e il 1 luglio Andy Garcia si esibirà con la sua Band.

Franxis Menotti e Andy Garcia

Alla Rocca il 3 luglio, c’è il concerto cameristico con Jean Yves Thibaudet al piano e Gautier Capuçon al violoncello, e il 10 luglio è la volta degli strumentisti della Spoleto Festival Orchestra che eseguiranno musiche di Menotti.

La "Spoleto Festival Orchestra"

Il giorno 11 altro concerto con Thibaudet e Capuçon e il 14 luglio quello dei 12 violoncellisti dei Berliner Philarmonicher. Non mancheranno al Caio Melisso i Concerti di Mezzogiorno e nella stessa sede si eseguirà Musica Italiana del Novecento, dove si potrà ascoltare un inedito di Nino Rota per flauto e pianoforte e la sonata scritta dal compositore nel 1937 per Severino Gazzelloni. Di Casagrande per pianoforte solo, Marco Solastra eseguirà I segni dello Zodiaco, mentre Roberto Fabbricini un pezzo per flauto solo, scritto per lui.

Mikko Franck

Ci saranno concerti di musica sacra, jazz e pop.
Al Teatro Romano, la danza e dopo le 24, nei giardini attrazioni circensi. Ritornano i Processi e Spoleto scienza, dedicato al femminile, che vedrà la presenza del Nobel, Rita Levi Montalcini.
L’arte sarà rappresentata dalla scultura del novecentesco scultore Venanzo Crocetti (1913/2003), noto all’estero e quasi dimenticato in patria “nemo propheta…”, con 60 opere dal 1927 al 2000. E si potrebbe ancora continuare a dimostrazione che il Festival di quest’anno non è certo in tono minore.
Emilia Dodi