Dopo Ferrara, la bella e completa mostra sul Simbolismo fa ora tappa alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, fino al 16 settembre 2007, integrata da una sezione grafica con importanti opere di proprietà della stessa GNAM, che hanno un catalogo a parte, edito da Palombo e curato da Rita Camerlengo. Per la mostra c’è una breve guida di Electae il bel catalogo di FerraraArte. Emilia Dodi
La bella interessante e completa mostra dedicata al Simbolismo, da noi recensita nella tappa di Ferrara nel febbraio 2007, è ora a Roma, integrata dalla grafica simbolista. E’ divisa in IV sezioni e mantiene l’ordine cronologico e tematico di quella del Palazzo dei Diamanti, concludendosi nella città dal quale proviene l’opera logo, Le tre età della donna di Gustav Klimt. Chi non ha avutol’opportunità di ammirarla a Ferrara, non potrà mancare di visitare questa conclusione romana.
Hendrik Christian Andersen, "Nudo femminile" (studio per La Notte), 1905 ca.
Non tutte le opere sono state citate nel precedente articolo, è quindi un dovere segnalarne alcune, come la Salomè danzante di Gustave Moreau del 1885-90 che raramente viene prestata e il delizioso piccolo acquarello su carta del 1878-84 Salomè conpantera. Di Eduard Munch, Gelosia II del 1907 e tra i pezzi di Gauguin, il legno policromo Siate misteriose del 1890.
Antonio Bassi "Eroe ferito", 1916 ca. grafite, china, acquerello, vernice
Non si possono dimenticare la scultura di George Mine e quella di Rodin, nonchÃcopyright le opere di F.Rops. E si potrebbe ancora continuare, spazio permettendo, data l’importanza di tutte le opere. Nella sede romana però, è interessante la sezione dedicata alla grafica simbolista, con circa 40 pezzi, che si distingue posizionata in teca o sui divisori rivestiti in rosso.
Umberto Boccioni, "Gli amanti del lago", 1908
E’ dai primi del ‘900 che questa espressione artistica ha assunto il valore che merita. Si vedono così, tra gli altri, di H.C.AndersenNudo femminile del 1916, di BoccioniGli amanti del lago del 1908, di Cambellotti Le tre fiere dal canto I dell’Inferno di Dante, del quale sono in mostra ben 9 carboncini –pastelli.
Duilio Cambellotti, "Le tre fiere (Inferno, canto I)" 1900
Di Vittore Grubicy la bellissima acquaforte originale, tirata dall’autore con lastra a soli tratti, senza mezzetinte.
Vittore Grubiey, "Peschiera in Fiandra", 1893-94
Ci sono le due opere in grafite di Gustav Klimt, studi, per l’opera le Tre età della donna, nonchÃcopyright di Gaetano Previati i due carboncini e la sanguigna, tutti del 1900 e lo studio per la Gorgona di G.A.Sartorio.
Gustav Klimt, "Nudo di vecchia", Studio per "Le tre età della donna" 1905
Molto interessante l’allestimento di tutta l’esposizione a cura di Federico Lardera. Emilia Dodi