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La donazione Lemme a Ariccia

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La donazione Lemme
a Ariccia in mostra

Il museo di Palazzo Chigi di Ariccia, dal 28 maggio 2007, è divenuto proprietario di 126 dipinti del’600 e ‘700 romano facenti parte della Collezione privata di Fabrizio e Fiammetta Lemme, donati dal collezionista anche in memoria della compagna scomparsa nel 2005.
Emilia Dodi

Angelo Caroselli (Roma 1585 - 1652),
Testa di donna, olio su tavola, cm.30x29,5

Il seicentesco Palazzo Chigi di Ariccia con questa donazione incrementa ulteriormente la sezione del Barocco, iniziata con le 48 opere del seicento romano dovute all’elargizione dello scomparso critico e collezionista Maurizio Fagiolo dell’Arco.

Giuseppe Cades (Roma 1750 -1799),
Mercurio fanciullo e l'invenzione della lira,
olio su tela, cm. 30x25

La donazione Lemme fa parte di una collezione di contesto che integrerà la precedente ed è una raccolta privata unica, che parte dal tardo seicento per arrivare agli inizi del ‘700 e non ha eguali per coerenza, ripercorrendo la pittura figurativa romana tra barocco e classicismo.

Giacinto Brandi (Poli 1621 - 1691),
Ebbrezza di Noè,
olio su tela, cm.160x136

Tutte le 126 opere sono state certificate e notificate nel 1997, come complesso di elevato valore storico-artistico e con grande liberalità il Prof. Avv. Fabrizio Lemme, ha voluto integrarle con due dipinti, uno del Baciccio e l’altro dell’Odazzi.

Fernandi Francesco detto "L'Imperiali"
(Milano 1679 - 1740),
Ettore lascia Andromaca,
olio su tela, cm 103x108

Fabrizio Lemme non è nuovo a queste donazioni, infatti la sua raccolta che comprendeva più di 360 pezzi, messi insieme dal 1966 con la moglie Fiammetta e scelte con l’amico Italo Faldi con la consulenza di Federico Zeri e Giuliano Briganti, aveva interessato per un’esposizione nel 1998 anche il Louvre, dove dopo la mostra,erano state donate 20 opere, tanto che sussiste in loco una sala a lui dedicata.

Ludovico Gimignani
(Roma 1643 - Zagarolo 1697),
Riposo nella fuga in Egitto,
olio su tela, cm. 78x49

Altra donazione, in pari data, è stata elargita con 28 pezzi, alla Galleria d’Arte Antica di Palazzo Barberini, dove unitamente al Palazzo Reale di Milano, si è tenuta una mostra. Questa di Ariccia però è la più completa e importante perchÃcopyright integrando quella di Fagiolo Dell’Arco, porta la cittadina, in effetti una propagine di Roma, ad avere una collezione di grandissimo valore internazionale.

Fernandi Francesco detto "L'Imperiali"
(Milano 1679 - 1740), Agostino Masucci
(Roma 1691 - 1758),
Vetruria e Volumnia dinnanzi a Coriolano,
olio su tela cm. 115x115

La quadreria privata dei Lemme è iniziata per cercare di valorizzare il barocco romano con opere di notevole pregio artistico, senza però contenere pezzi nÃcopyright del Caravaggio, nè di altrettanti altisonanti nomi, ed è scaturita dall’amore per il collezionismo di Fabrizio e Fiammetta che, aiutati dall’amico Italo Faldi allora vice-Sopraintendente ai Beni Culturali, li ha indirizzati alla scelta di pezzi che sono un riflesso della cultura figurativa romana tardoseicentesca e settecentesca, aventi il pregio di essere tra loro particolarmente coerenti e omogenei.

Pompeo Girolamo Batoni
(Lucca 1708 - Roma 1787)
San bartolomeo con i simboli del martirio,
olio su tela, cm 71,8x 59,6

Con questa acquisizione Palazzo Chigi diviene polo di riferimento anche rispetto alla massime istituzioni museali romane. La donazione comprende pezzi di noti artisti, quali Raffaellino da Reggio (1550—1578), il Cavalier d’Arpino (1568-1640), il Fetti (1588-1623), Mattia Preti(1623-1694), il Borgognone(1621-1679),il Baciccio (1639-1709), il Giaquinto (1703-1766), e il Conca (1680-1764), per citarne solo alcuni.Salvo imprevisti, la mostra delle opere sarà visibile al pubblico dal 26 ottobre 2007 secondo una disposizione tematica e in seguito verrà disposta a quadreria.
Si spera che venga accolta dagli Organi preposti la richiesta  di chiusura alla sosta e al traffico veicolare, della Piazza berniniana dove hanno sede sia Palazzo Chigi, che la Chiesa del Bernini.
Emilia Dodi

Guillame Courtois
"Il Borgognone"
Saint Hippolyte 1621-
Roma 1679),
Martirio di Sant'Andrea,
olio su tela, cm 106x66