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The Darwin Awards

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The Darwin Awards

Era il 1993 quando la studentessa della Stanford University, Wendy Northcutt, iniziò a raccogliere le storie stravaganti sulle morti o azioni stupide, ben presto iniziò a ricevere centinaia di messaggi di posta elettronica da tutto il mondo e così nacque il famoso “Darwin Award”, un riconoscimento formale a chi compie gli atti più stupidi e pericolosi, che, secondo alcuni, aiuta a “migliorare il pool genetico rimuovendo in modo spettacolare” ‘i più particolari ’ fra gli uomini. Ispirandosi a queste storie il regista e sceneggiatore Finn Taylor, sviluppa un’originale e divertente commedia con sguardo allegro e con il semplice ma difficile intento, di far divertire il pubblico raccontando episodi veri e reali ai limiti della comprensione umana.
Federica Di Bartolo

 

Le storie più assurde, apparse sui media locali sono diventate così il materiale per la commedia dark The Darwin Award”, vere e proprie leggende metropolitane collegate fra loro attraverso due personaggi, che lottano “insieme” contro il loro destino.

 

Tutto ha inizio quando il poliziotto Michael Burrows, interpretato da Joseph Fiennes già famoso per “Shakespeare in love”, specializzato nello studio e analisi della personalità umana, viene licenziato a causa della sua ematofobia (sviene ogni volta che vede del sangue).

 

Fatto più grave è che tutto è stato ripreso da uno studente di regia che sta facendo un documentario sulla polizia per la sua tesi, e diventa l’ombra di Burrows.

 

Dunque, facendo il conto della situazione, il protagonista si trova licenziato e con quella “sanguisuga” (citazione dal film) dello studente alle costole, nonostante tutto Michael non si arrende e decide di fare del proprio hobby un lavoro.

 

Si rivolge quindi ad una compagnia assicurativa, proponendo un lavoro di ricerca per stabilire un profilo psicologico accurato di questo esemplare umano vincitore del “Darwin Award”.

 

L’unico problema è che, pauroso e metodico com’è, Burrows non è mai uscito da San Francisco, mentre ora viene spedito in giro per l’America in compagnia dell’affascinante agente assicurativo Siri Taylor (Winona Ryder).

 

L’attrazione fatale fra i due è inevitabile, nonostante vi sia sempre fra i piedi la famosa “sanguisuga”, ma i due hanno un carattere certamente opposto. Il romanticismo, anche se trattato in maniera un po’ scontata, fa da contorno a questi episodi di ordinaria follia umana, poichcopyright il film è costituito da una storia principale d’amore, cui si legano episodi reali ricostruiti sulla scena.

 

I diversi casi sono presentati secondo una struttura ben precisa: innanzitutto c’è una panoramica della scena del “delitto” e poi, attraverso un “flash-back” che si svolge nella mente dell’investigatore ormai in sintonia con questi soggetti, sono rappresentate tutte le dinamiche dei diversi incidenti.L’effetto finale del film è semplicemente esilarante e divertente, caratterizzato da gustose battute e momenti di follia, cui si stenta a credere.

 

Diversi artisti scorrono sullo schermo regalandoci momenti comici, come David Arquette, che attacca un razzo militare sul bagagliaio della propria macchina per raggiungere i 600 chilometri orari, oppure Chris Penn (prematuramente scomparso nel 2006), che usa la dinamite per pescare nel ghiaccio distruggendo il suo furgone nuovo, Julianna Marguiles (famosa per la serie televisiva E.R.), che lascia il posto di guida della roulotte inserendo il pilota automatico, e molti altri come Max Perlich, Tom Hallander, Juliette Lewis e con la partecipazione straordinaria dello scrittore Lawrence Ferlinghetti e di “I Metallica”.
Federica Di Bartolo

 
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Curiosità: I poeti Allan Ginsberg e Lawrence Ferlinghetti, appartenenti al movimento Beat, sono amici intimi della famiglia Ryder e Ferlinghetti stesso spesso faceva da babysitter alla piccola Winona, tanto è vero che i suoi  disegni di quando era piccola sono ancora appesi nella libreria del poeta. Inoltre è stata la Ryder a convincere il musicista John Doe, della punk band X, e Jerry Harrison, co- fondatore dei Talking Heads, a fare dei cammei.

Guarda il trailer

Sito Internet:
www.movie.darwinawards.com