I vincitori di Cannes 2007

E, finalmente arrivo’ il momento del fatidico and the winner is….di questi undici giorni di cinema a gogo, senza in attimo di tregua, in cui, per forza di cose, sei costretto a  dimenticare fame, sete, sonno e soprattutto stanchezza per le lunghe code da fare ovunque, dall’andare in sala per la proiezione, ad assistere alle conferenze stampa, a trovare il computer libero….
Mariangiola Castrovilli

Insomma  un vero inferno che puntualmente si ripete ogni anno ed ogni anno all’inizio della corve’ ci chiediamo perche’ siamo ancora li’ a ripetere gli stessi passi e a lamentarci delle stesse cose. ma perche’ la botta adrenalinica di questo festival, come del resto Toronto e Berlino sono ineguagliabili, la voglia di vedere cosa c’e’ di nuovo, le ultime creature di registi ed attori, un bisogno irrefrenabile di questo bagno di cinema in cui non tutto e’ bello o interessante, ma e’ comunque la forma d’espressione piu’ intrigante di questo ultimo secolo.

E se noi aspettiamo i risultati con una certa ansia, figuriamoci come stanno vivendo queste ultime ore produttori, realizzatori ed interpreti nell’attesa che nel gran theatre lumiere, il gran maestro di cerimonie Diane Kruger, annunci, aiutata da stelle interplanetarie, i vincitori…. e, aspettando Godot, come direbbe Sartre, cominciamo con i premi della critica internazionale Fipresci, allora, per la competizione ufficiale, vince 4 luni, 3saptamini, si 2 zileovvero 4 mesi, 3 settimane e due giorni di Cristian Mungiu.

Per un certain regard il premio è andato a la visite de la fanfare di Eran Kolirin e elle s’appelle sabine  ha fatto guadagnare alla sua regista Sandrine Bonnaire, il Lauro per la quinzaine. Con un parterre de rois, eccoci allora finalmente ai premi finali.

La camera d’oro ovveroil premio per l’opera prima è stato attribuito a Meduzot . La giuria per la competizione ufficiale presieduta da Stephen Frears e composta da Marco Bellocchio, Maggie Cheung, Tony Colette, Maria de Medeiros, Orhan Pamuk, Michel Piccoli, Sarah Polley, Abderrahmane Sissako ha assegnato il premio della giuria ex aequo a Persepolis di  di Marjane Satrapi e Vincent Parannaud e Stellet licht di Carlos Reygadas.

Il palmares per il miglior attore è andato a Kostantin Lavronento per Izgnanie di Andrei Zviaguintsev, mentre Julian Schnabel ha portato a casa il premio per la regia con Le scaphandre et le papillon. Migliore attrice si è rivelata la coreana Do yon jeon per la sua interpretazione di Secret sunshine di Lee Chang Dong, mentre il premo speciale per il 60° è andato a Gus Van Sant, già palma d’oro con elephant, per il suo Paranoid park.

Ed eccoci al gran finale con il gran prix della giuria, che va a La foret de mogari di Naomi Kawasa, già premio camera d’oro 10 anni fa con suzaku  e finalmente, annunciato da una scintillante Jane Fonda ecco la palma d’oro attribuita, come del resto l’award della Fipresci a 4 mesi, 3 sette e  due giorni del rumeno Christian Mungiu.

Emozionato il giovane regista, ha soltanto 39 anni, ha commentato che questa è la dimostrazione di come si possa vincere un gran premio facendo un film piccolo a budget, ma molta energia e buone idee.
Mariangiola Castrovilli