“Il buio nell'anima” di Neil Jordan, con Jodie Foster, è un film sulla “violenza subita”, che analizza il profilo pscicologico femminile di una vittima di un episodio tragico e insensato. Alessandro Gallippi
Prima di affrontare lo splendido film di Neil Jordan è doveroso fare una premessa sul film paterno al quale in parte si ispira “Il Buio nell’Anima”, “Il Giustiziere della Notte” (Death Wish, 1974).
Jodie Foster
Dopo lo straordinario successo mondiale di “Serpico” con Al Pacino, De Laurentis decide di passare a girare un film sulla violenza metropolitana, il “Giustiziere della Notte”, per l'appunto.
Un film dalle rischiose ideologie che vede un uomo comune subire la perdita dei suoi cari per colpa di una banda di teppistelli tra i quali figura persino un giovanissimo Jeff Goldbum.
Nel frattempo si scopre che il romanzo e bandito da tutte le case di produzione di Hollywood perché giudicato “politically incorret” ma la Paramount decide di rischiare.
L’agente di Charles Bronson gli sconsiglia di interpretare un personaggio in un film cosi estremista. Ma Bronson dopo una lunga discussione con Dino de Laurentis, decide per il si a patto che il suo personaggio venga modificato.
Da impiegato comune, diverrà un architetto intellettuale dando cosi maggior impatto emotivo alla reazione di combattere da solo contro il crimine.
Dino legge il romanzo di Brian Garfeld ignorando le implicazioni ideologiche, ma capisce che è una storia nella quale il pubblico si sarebbe identificato.
Il 24 luglio del 1974 esce il film nel triste clima dell’impeachement di Nixon e il regista Michael Winner è molto pessimista sull’accoglienza del pubblico. Dino decide così di andare in anonimato in qualche sala con il regista per vedere la reazione del pubblico. Dalle sale si sentono applausi, urla di compiacimento, il film è un incredibile successo mondiale senza precedenti e la celebrità di Bronson lo consegna all’Olimpo di Hollywood. Ma questo film non è solo lo specchio dei tempi in cui fu girato, perché il sempre apprezzato Neil Jordan (La Moglie Del Soldato, Intervista col Vampiro), ha voluto riportare il tema anche nei nostri tempi cercando di sviluppare di più il lato psicologico nel bellissimo “Il Buio nell’anima” con Jodie Foster.
Jodie Foster
Jodie Foster: “Credo che tutti noi pensiamo che ci sono limiti che non oltrepasseremmo mai e persone che non saremo mai. Eppure non puoi sapere come potresti agire in certe circostanze. Puoi definire, un livello intellettuale, la tua etica, ma fino a che non ti confronti con una situazione estrema, che ti cambia, non puoi sapere chi potresti diventare”. Erica Bain (Jodie Foster) una cronista radiofonica di New York durante una passeggiata con il suo fidanzato, viene picchiata a sangue con la conseguente morte del suo amato. Anche se le ferite fisiche si rimarginano, quelle psicologiche rimangono e la paura che a ogni angolo possa annidarsi nella città amata cresce sempre di più. Quando arriva il punto del non ritorno, Erica decide di armarsi e di combattere la sua paura in un incredibile viaggio psicologico che la porterà nella New York notturna alla ricerca di vendetta e morte.
Jodie Foster
“Il Buio nell’Anima” ha il dono di affrontare quest’argomento attraverso gli occhi e le emozioni di una donna. In genera le donne non uccidono persone che non conoscono, non uccidono a caso e la regia di Jordan rende il percorso molto più interessante rispetto ai soliti giustizieri. Tutti i personaggi oscillano tra la luce e l’ombra, esplorano le loro angoscie, varcando il “punto del non ritorno”. Jodie Foster è semplicemente straordinaria, ogni sua espressione è toccante e allo stesso tempo determinata, insicura, penetrante dentro ogni spettatore che deciderà di affrontare questo viaggio insieme a lei. Le musiche di Dario Marianelli (I Fratelli Grimm) seguono alla perfezione i toni cupi e drammatici della vicenda. Alessandro Gallippi