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Keira Knightley a Toronto

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A Toronto Keira Knightley

Sottile come un giunco, la grazia di una gazzella, due occhioni che le mangiano il viso, tanti bei film al suo attivo e, beata lei, solo 22 anni. Siamo parlando di Keira Knightley  che abbiamo incontrato al 32° Toronto International Film Festival dove accompagnava due film, il bellissimo Orgoglio e pregiudizio di Joe Wright, già visto a Cannes e Seta del regista canadese Francois Girard, che vedrete in ottobre a Roma alla Festa del Cinema.
Mariangiola Castrovilli

Keira Knightley

E’ stanca e si vede, è dal mattino infatti che a 15 minuti per volta riceve la stampa in un avvicendarsi che sembra non aver fine, annoiata, oltre che dalle domande più o meno sempre uguali, anche dalle risposte che suppongo siano comunque le stesse…ripetute, ripetute, ripetute….per cui non mi stupisco quando, mettendo le mani avanti attacca  dicendo: “Amo moltissimo il mio lavoro, mi piace recitare, muovermi sul set, ma i film preferisco girarli più che …venderli”.

Keira Knightley

Come darle torto vista la giornata splendida e che invece di andare in giro per Toronto città che consente shopping eleganti e milionari è costretta nella sua suite d’albergo che per raffinata che sia le toglie l’aria e la obbliga a sorridere finchè non le fanno male le mascelle e l’ultimo giornalista ha finalmente chiuso la porta dietro di se.

Keira Knightley

Keira, come è arrivata a Seta, tratto dal romanzo di Alessandro Baricco?
Non ci crederà, ma conoscevo già il libro da qualche anno, perché un mio amico me lo aveva mandato, con la raccomandazione di leggerlo, mentre stavo girando 'I pirati dei Caraibi'. E in effetti mi ha molto intrigato. L’ho letto d’un fiato e sono tornata a leggerlo altre cinque volte, commovendomi sempre allo stesso modo. E’ scritto molto bene, con un’attenta ricerca delle parole che lo rende unico. E’ poi è così poetico, erotico, ammaliante, che mi ha fatto piangere parecchie volte”.

Keira Knightley

Ok, questo per quanto riguarda la lettura, ma come è arrivata al film?
Sarà stato più o meno tre anni fa, quando nella pila di copioni che mi avevano mandato da leggere vidi anche Seta. Non conoscevo Francois Girard, ma avevo visto il suo Il violino rosso e conoscevo la sua poesia, la sua musicalità ed il suo senso del ritmo. Secondo me era l’unico a poter tentare un adattamento cinematografico da un libro così difficile. Leggendolo ne ero rimasta ossessionata, ma il mio personaggio è tutto il contrario, così ero curiosa di vedere come l’avrebbe sviluppato”.

Keira Knightley

Perché il suo contrario?
Oddio, perché io non sono una santa come Helen, così perfetta da essere irreale. Così altruista da rasentare la rarefazione, una donna che ama il marito che l’abbandona di un amore così totale da dar via tutta se stessa per il fuoco divorante di questa passione, senza mai fargli una scenata, senza mai lagnarsi, in un coinvolgimento unico ed assoluto”.

Keira Knightley

Una bella forma d’amore….
No, non credo che esista. E’ di una purezza assoluta, un sentimento di cui solo pochi potrebbero esserne capaci. Io no di certo. Trovare qualcuno che sia veramente così, che senta in questa maniera è…straziante, come lo è per il marito, Hervè che nella storia non vede quello che ha se non quando ormai è troppo tardi”.

Keira Knightley

Seta, che il pubblico italiano vedrà appunto durante la Festa del Cinema di Roma, è stato girato in inglese in Italia ed in Giappone, e racconta di Hervè Joencour (Michael Pitt), mercante di seta sul finire del 1800 inviato  in Giappone  dal suo capo (Alfred Molina) per riportare bachi da seta di contrabbando, perchè in Francia la produzione si sta estinguendo per un’epidemia delle larve. Il Giappone è lontano ed ancora più lontana diventa la paziente mogliettina Helen,  sarà facile così innamorarsi di una misteriosa figlia del Sol Levante(Sei Aschina).

Keira Knightley

Keira, allora Helen è un’eroina come non ce ne sono più…?
Non credo che ci sia una risposta. Lei è fatta così. Ama così. Amarlo per lei è stato più che sufficiente e non importa se se ne è andato o le cose sono cambiate, lei ha bisogno di dare, di darsi, punto”.
Mariangiola Castrovilli

Keira Knightley