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Elizabeth: The Golden Age

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Cate Blanchett a Toronto

Per essere bella è bellissima, elegante nei suoi pantaloni attillati, camicetta che mette in risalto le curve e scarpette nere firmate a tacco alto, sexi quanto basta. Stiamo parlando di Cate Blanchett che abbiamo incontrato al 32° Toronto International Film Festival, dove presentava ben due film, uno (I’m not there) di Todd Haynes per cui aveva già ricevuto il premio come migliore attrice a Venezia ed Elizabeth: the golden age sequel di Elizabeth di Shekhar Kapur che le valse la nomination all’Oscar nel 1998.
Mariangiola Castrovilli

Locandina del film :
"Elizabeth - The Goldenage"


9 anni di distanza tra i due lavori, tanti quanti le servivano per essere sicura di potersi rimettere i vestiti della regina vergine senza che si trattasse di aria fritta, anche perché la prima Elizabeth le era già costata qualche pensiero…

 

Si perché sapevo che interpretare il ruolo della più importante regina inglesericorda Cate, “sarebbe certo stata una grande opportunità per la mia carriera, ma ero altrettanto conscia che l’ultima a vestire i panni di Elizabeth era stata Glenda Jackson nel 1970 in una miniserie della BBC, per cui non sapevo cosa avrei potuto portare di nuovo. Kapur ha dovuto parlarmi e parlarmi e parlarmi ancora, finchè non mi convinse che dovevo assolutamente lavorare con lui, con questo regista destinato a fare ‘grandi cose’ ”.

 

Sta di fatto però che quell’anno l’Oscar per la migliore attrice andò a Gwynett Paltrow per Shakespeare in love e lei dovette accontentarsi della nomination e del Golden Globe….
Credo che se invece di occuparmi del lancio  di una nuova linea per un supermercato avessi fatto un po’ di campagna per l’Oscar, forse avrei vinto….”, dice l’attrice scherzando, “comunque premi a parte, si è aperto per me un momento di lavoro indefesso, da cui non riesco ancora a riemergere”.

Cate Blanchett

Cosa ha portato Elizabeth nella sua vita?
Avere la responsabilità di incarnare una regina che posso comparare a Diana, principessa di Wales, mi ha cambiata, intanto era la prima volta che mi calavo in un personaggio del genere, per cui ho imparato ad esercitare forze e muscoli mai usati prima. E poi credo – spiega l'attrice inglese - che questa sovrana sia stata un’ispirazione per tutti, la sua intelligenza, il suo saper negoziare super partes anche nelle situazioni più difficili e complicate è qualcosa che fa pensare. E poi mi ha molto intrigata il fatto – conclude - di essere stata testimone della nascita della cultura inglese, come anche il suo contribuito al riconoscimento delle arti”.

Cate Blanchett

Elizabeth: the golden age è un film superbo, incentrato sui tormenti interiori di una donna che proprio per il potere che incarna non può concedersi il lusso di farsi trascinare dai sentimenti. Siamo alla fine del XVI secolo mentre l’Inghilterra attraversa una delle più gravi crisi della sua storia ed i racconti dell’esploratore Walter Raleigh (Clive Owen), appena tornato dalla sua esperienza americana, suscitano nella sovrana desideri di spazi, di libertà e…d’amore che invece non potrà mai permettersi visto che incombono pericolosi nemici ed Filippo II di Spagna è pronto a rovesciare il governo inglese per mettere sul trono Maria Stuarda.

Cate Blanchett

Così il regista Shekhar Kapur, di origine indiana, è già all’opera per terminare  la trilogia, ma per continuare ha bisogno dell’assenso della Blanchett, che invece mantiene le sue riserve. “Credo che tutto dipenda da come sarà accolto il secondodice sorridendo la bella Cate, “certo che leggerò il copione, ma saranno le cifre a decretare se ci sarà una terza parte, perché dopo tutto è il box office che conduce le danze”.
Mariangiola Castrovilli

Cate Blanchett